È sempre il momento giusto per regalarsi una vacanza in Romagna.
In fondo già lo sai: se cerchi mare, svago ma anche sport, cultura e benessere, nella terra della piadina e del sangiovese dove caschi, caschi bene.
Anche il più piccolo borgo dell’entroterra non delude mai per la materia prima che in questa terra abbonda: l’arte dell’accoglienza.
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Tralasciamo pure le città più grandi cariche di storia e tradizioni. Visiteremo Imola, Forlì, Cesena e Ravenna magari dopo aver girato un po’ a zonzo per le valli appenniniche risalendo, che so, la valle del Bidente che, lasciata Meldola raggiunge prima il borgo incantato di Santa Sofia. Da qui la strada continua fino alla località di Campigna graziosa località turistica già all’interno del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi Monte Falterona, dove d’inverno si scia come a Cortina.
Sempre in provincia di Forlì-Cesena, come non fare prima o poi un salto fino al Passo del Muraglione, risalendo la valle del Montone fino all’antico punto di dogana tra lo Stato Pontificio e il Gran Ducato di Toscana.
Bagno di Romagna, vicinissimo a Cesena offre anche il relax delle sue acque curative oltre alla magia del Passo dei Mandrioli, uno dei punti più suggestivi dell’entroterra romagnolo. Alla stessa maniera, si può lasciare Imola risalendo la valle del Santerno almeno fino a Castel del Rio dove l’antico ponte Alidosi, già da solo vale la gita.
Va da sé che le località costiere della Romagna sono un ottimo punto di partenza per escursioni da fare in macchina ma anche in bicicletta per i più allenati.
Questa volta noi facevamo base a Bellaria Igea Marina. Chi ci segue sa che ogni anno, anche se per pochi giorni, noi amiamo rinverdire i fasti delle passate stagioni in riviera che scoprimmo, guarda caso, proprio con la nascita dei nostri bimbi.
Questa volta non è stato facile lasciare, anche solo per poche ore, l’Hotel Teti perché, esattamente come descritto in rete, è a tre gradini dal mare.
Ma approfittando di una giornata di garbino, il vento che d’estate soffia da Sud-Ovest e rende nervosi marinai e bagnanti, abbiamo deciso di fare una gita nella vicina Santarcangelo di Romagna distante solo una decina di chilometri dalla nostra amata Bellaria Igea Marina.
Il centro storico della città è un caratteristico borgo medievale acciambellato sotto la Rocca Malatestiana svettante in cima al colle Giove.
L’abitato giunto nei secoli fino a noi è successivo alle invasioni barbariche anche se l’insediamento primigenio ha in realtà origini molto antiche.
La città deve buona parte della sua ricchezza alla posizione strategica: sorge infatti sulla via Emilia a pochi passi dall’Adriatica e all’inizio della Valmarecchia, la storica via d’accesso al sud della Toscana.
Francamente una gita a Santarcangelo ci sentiamo di consigliarla a tutti innanzitutto perché è facilmente raggiungibile in treno, o in autobus, anche se noi ci siamo andati in auto perché dovevamo poi proseguire per altre tappe più a nord del nostro viaggio, ma di questo vi racconteremo nei prossimi giorni.
Imboccata via Giovanni Pascoli ti accorgi di essere arrivato quando vedi l’Arco di Ganganelli situato sull’omonima piazza.
Questo grande arco trionfale è, forse più della rocca il simbolo della città. Il vecchio tracciato della via Emilia passava proprio qui di fronte e posso solo immaginare lo stupore negli occhi dei viandanti di fronte all’imponente costruzione.
Tanto è lo stupore di essere arrivati in questo posto unico che verrebbe voglia di fermarsi per sempre ad uno dei tavolini del bar Centrale proprio come un personaggio di Amarcord di Fellini… ah sì, perché non vi ho ancora detto che Santarcangelo ha dato i natali anche al poeta, scrittore e appunto sceneggiatore Tonino Guerra.
La città lo ricorda con un museo-bomboniera, più somigliante a un’idea di museo pieno di tutto e di niente: un luogo imperdibile per tutti i bambini da 0 a 99 anni!
Se amate i musei originali e il collezionismo, vi segnalo anche il singolarissimo Museo del Bottone che come il museo di Tonino Guerra, si trova lungo la stradina che sale fino alla Rocca.
Il Museo del bottone è il regno indiscusso di Giorgio Gallavotti, l’ideatore di questa strana raccolta in esposizione da appena una decina di anni.
Per girare Santarcangelo non servono guide, da un lato perché tutte le strade portano alla Rocca e dall’altro perché l’ufficio del turismo, in Via Cesare Battisti, è sempre aperto e pronto a fornire dritte interessanti come per esempio quella di visitare la Chiesa della Collegiata, di recarsi allo sferisterio un tempo campo per il gioco del tamburello, così come di partire alla scoperta della Santarcangelo sotterranea, visitando le misteriose grotte tufacee con una visita guidata.
Dovete sapere che il sottosuolo della città cela da sempre un fitto reticolo di grotte scavate nell’arenaria e nell’argilla, infatti sono state definite erroneamente tufacee e, anche se il tufo non c’entrava nulla, il nome è rimasto quello.
Si tratta quasi di un’altra città sotterranea con ambienti adibiti di volta in volta nei secoli più recenti a magazzino, a rifugio durante la guerra, a cantina per la conservazione del Sangiovese… alla fine, la vera funzione di queste grotte dove, per inciso, la temperatura è tra i 12 e i 13 gradi, si perde nella notte dei tempi ma le ipotesi più accreditate le vedono come luoghi di culto, templi delle genti pagane devote al dio Mitra.
Non lo so, noi non essendo a conoscenza del freddo che faceva all’interno, abbiamo commesso l’errore di entrare in pantaloncini e maglietta, cosicché siamo usciti piuttosto infreddoliti, a voi consiglio di entrare meglio equipaggiati con almeno un giubbino.
La visita alla grotta monumentale è solo guidata e su prenotazione, con partenza dall’Ufficio IAT nei seguenti orari:
orario invernale
mattino 10,15 – 11,00 – 11,45;
pomeriggio 15,30 – 16,30 – 17,30
giovedì pomeriggio chiuso
orario estivo
mattino 10,15 – 11,00 – 11,45;
pomeriggio 15,30 – 16,30 – 17,30
Il costo della visita guidata è di 3 euro per gli adulti e di 2,50 per i bambini da 6 a 13 anni non compiuti (sotto a 6 anni la visita è gratuita).
In cima al colle, si è già detto, c’è la Rocca Malatestiana, il biglietto d’ingresso è molto economico, ma sono visibili solo tre ambienti mentre l’accesso alla parte più alta della fortezza è al momento interdetto.
Tornando sui nostri passi, però abbiamo goduto della vista dall’alto di questo borgo antico a pochi passi dal mare dove la vita ha il sapore delle cose genuine.
Ecco, una mezza giornata o poco meno, basta per una gita così. Nel pomeriggio, passato il garbino, anche gli animi degli altri ospiti dell’Hotel Teti erano più sereni.
Tornati al mare a metà del pomeriggio abbiamo fatto un bagno e poi ci siamo fatti rallegrare dall’animazione direttamente in spiaggia che fa ballare i bambini e li tiene impegnati nell’attesa della cena.
La vista dalla nostra camera era spettacolare, davvero una delle più panoramiche che ci siano capitate al mare e dire che noi di hotel ne abbiamo visti parecchi, in questi anni di viaggi con la nostra famiglia.
Ma questa ci ha lasciato senza fiato, sia al tramonto che all’alba, nemmeno i ragazzi potevano staccare gli occhi dallo spettacolo del mare e della lunga spiaggia dal terrazzo della nostra stanza quadrupla che era quasi un mini appartamento, infatti era composta da una camera matrimoniale, una con letto a castello e due bagni.
Per cena quella sera c’erano specialità bavaresi abbinate a nostrane pastasciutte.
Piadina, tanti antipasti, verdure e patatine per i bimbi. La carrellata di frutta e dolci chiudeva la cena in allegria e dolcezza. A noi l’idea del buffet piace sempre perché ognuno può vedere e scegliere quello che più gli piace, specialmente con i bambini è molto comodo.
Il tutto accompagnato dai sorrisi della gente di Romagna che l’accoglienza ce l’ha nel sangue.
Dopo una giornata così, mica potevamo andare subito a letto. Vista la vicinanza al nostro hotel, non potevamo lasciarci scappare l’occasione di una passeggiata serale per le strade piene di gente del centro e un salto in quel posto sui generis che è il Paperopolis.
Sicuramente no ed infatti siamo andati a fare un giro in una delle aree dedicate al divertimento per bambini che offre Bellaria Igea Marina, da sempre destinazione perfetta per trascorrere una vacanza al mare con la famiglia.
Il bello di questa cittadina è il suo essere abbastanza viva e frequentata da non risultare noiosa, ma sicuramente meno affollata rispetto ad altre località romagnole.
La mattina dopo, tutti in spiaggia per una partita a bocce padre-figlio, un giro al parco giochi e l’ultimo bagno prima di partire per la seconda tappa del nostro viaggio.
Peccato, il tempo è volato ma noi eravamo già stati in questa accogliente cittadina e sapevamo quante cose ci fossero da fare con i bimbi.
Potete leggere Bellaria Igea Marina con bambini per scoprire il bel Parco del Gelso, le lezioni di piadina, il trenino, la Torre Saracena e quant’altro fra di Bellaria Igea Marina una località family friendly.
Post realizzato in collaborazione con l’Hotel Teti di Bellaria Igea Marina. Un ringraziamento speciale per la loro disponibilità e gentilezza a Ramona e Moreno.
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