La Val Fondillo, è una fantastica destinazione adatta alle famiglie dove sport, relax e buona cucina vanno a braccetto.
Al centro del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, sorge a pochi chilometri da Pescasseroli nel territorio di Opi. Facilmente raggiungibile in auto, permette di passare giornate indimenticabili all’ombra dei suoi boschi rigogliosi.
Il torrente Fondillo, le numerose sorgenti di acqua cristallina e la presenza di una delle 5 faggete vetuste fanno della Val Fondillo una meta irrinunciabile di ogni viaggio in Abruzzo.
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Come arrivare in Val Fondillo
È di certo uno dei luoghi più belli del Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise: l’ingresso della Val Fondillo si trova al Km 52 della Strada Statale 83 Marsicana, tra Opi e la Riserva Naturale della Camosciara, località dalle quali dista poco meno di 5 Km.
Pescara è a 135 Km; Roma a 168 Km.
Il casello autostradale più vicino è quello di Aielli – Celano, sull’Autostrada A25 a poca distanza dalla città di Avezzano. Da qui, procedendo brevemente sulla Strada Statale 5, si trova l’imbocco per la Statale 83 Marsicana che, passando per Pescina e Gioia dei Marsi, raggiunge prima Pescasseroli e poi Opi.
Oltre che in auto, si può arrivare in Val Fondillo anche in autobus, nei giorni feriali, i moderni ed ecologici mezzi dell’azienda di trasporto pubblico locale T.U.A. fanno la spola tra i capolinea di Avezzano (piazzale Kennedy, alle spalle della stazione ferroviaria) e Castel di Sangro (capolinea Eurospin) fermando in ogni località marsicana della Statale 83.
Cosa c’è in Val Fondillo
Parcheggio
Si può lasciare l’auto nel grande parcheggio a pagamento ai piedi della valle (tariffa giornaliera: 4 euro) vicino al Bar-Ristoro: ottimo presidio del territorio a supporto di tutte le esigenze dei visitatori.
Il Bar Ristoro Fondillo
Questo punto d’accoglienza ben strutturato fornisce informazioni sui sentieri, vende la Guida del Parco oltre a interessanti gadget e funge da meeting point per le escursioni guidate con accompagnatore che gli operatori della riserva propongono quotidianamente. Inoltre, qui si possono gustare, in semplicità, ottimi piatti della tradizione.
Noleggio biciclette Opi Bike Tour
A ridosso del Bar-Ristoro Fondillo, troviamo il noleggio bici muscolari e a pedalata assistita gestito dalla Opi BikeTour (telefono 333-81157 76): una bella realtà con un interessante parco bici elettriche adatte ai sentieri dal fondo misto della valle.
Museo della Foresta
Alle spalle del noleggio, un’alta canna fumaria annuncia le strutture della vecchia segheria che, adeguatamente restaurate, ospitano il Museo della Foresta. Aperto, con orario 12-18, tutti i giorni nel mese di agosto, solo nei festivi e a richiesta negli altri periodi dell’anno, è un vero e proprio presidio culturale nel quale, dettagliati pannelli esplicativi, narrano la storia e le tradizioni della Val Fondillo. Biglietto d’ingresso: 2 Euro.
Area picnic attrezzata
All’ingresso della Val Fondillo troviamo anche una vasta area picnic con tavoli e panche situati in zone ombreggiate, inoltre, sono disponibili griglie per cuocere la carne su prenotazione.
Tavolo: 1 Euro a persona (5 Euro per gruppi di 5 o più persone). Griglia: 2 Euro. Legna: 1 Euro.
Per Informazioni telefonare al numero 331 9727262.
Passeggiate a cavallo
Nel fondovalle l’associazione “Cavalcata nel Parco”, propone passeggiate a cavallo e passeggiate naturalistiche con gli asini al seguito (informazioni al 331-9727262).
Tiro con l’arco
Un Centro di Educazione Ambientale e la possibilità di praticare Tiro con l’Arco in condizioni di sicurezza e con fornitura in loco di attrezzature e istruzioni tecniche (Bruno tel. 333-4667619), completano l’offerta turistica di questo angolo d’Abruzzo.
I Sentieri della Val Fondillo
Per la maggior parte sono classificati come escursioni facili e hanno presso il Bar-Ristoro Fondillo uno dei loro incroci principali. Dal Bar-Ristoro prende il via il Sentiero F2, l’asse portante della sentieristica all’interno della valle.
Questo cammino bel segnalato, costeggiando il Rio Fondillo, raggiunge lo Stazzo di Acquasfranatara. Dopo poche centinaia di metri, la Fonte dell’Acquasfranatara è convogliata nelle vasche di un grande fontanile che, all’ombra del bosco, funge anche da abbeveratoio.
Qui il sentiero F2 continua fino alla Grotta delle Fate per raggiungere poi il Passo dell’Orso posto a 1672 metri d’altitudine, mentre il Sentiero F5 procede verso il Valico delle Gravare con bivio a metà salita, per il Valico Inguagnara e il Valico Pietre Rosse (Sentiero F6).
Il sentiero F2 fino alla Grotta delle Fate
Durata: 2 ore e 15 all’andata e 2 ore al ritorno
Dislivello: circa 200 metri
Apertura: tutto l’anno.
Questo cammino, largo e sempre in buone condizioni, è sporadicamente usato dai mezzi dei boscaioli per portare a valle il pregiato legname raccolto nel bosco.
Il sentiero, completamente pianeggiate e molto soleggiato nella parte iniziale, abbandona a pochi km dalla partenza il fondovalle, entra nel bosco e inizia dolcemente a salire ombreggiato.
Il fondo sterrato è misto con prevalenza di ghiaia compatta; si sale senza percepire troppo la fatica e solo nella parte finale, vicino alla Grotta delle Fate, la passeggiata presenta un breve strappo in salita.
Dopo un’ora circa dalla partenza, troviamo il Rifugio presso lo stazzo di Acquasfranatara: a quota 1400 m.s.l.m., era uno storico ricovero di pastori che durante l’estate portavano qui le greggi a pascolare. Sorge ai margini della riserva integrale che ospita al suo interno la faggeta vetusta di Cacciagrande e la foresta di Valle Jancino.
La struttura, recentemente ristrutturata, può ospitare fino 6 persone (per l’utilizzo contattare la Wildlife Adventures di Pescasseroli allo 0863 399696).
Non fatevi ingannare dal nome, non ci sono né bar né bagno, si tratta di una casetta chiusa ma potete usufruire delle panche per il vostro picnic (al sole).
Superato il rifugio troviamo un luogo di grande fascino: il grande fontanile che convoglia l’acqua della fonte Sfranatara. Da qui fino alla Grotta delle Fate c’è ancora circa un’ora di cammino.
La Grotta delle fate
L’ultimo tratto ve lo dovete conquistare, la salita è ampia e all’ombra di un fitto bosco ma costante, la stanchezza dopo oltre due ore si fa sentire ma non mollate, dopo un paio di curve vedrete finalmente spuntare sulla sinistra il cartello in legno che indica la discesa alla grotta delle fate.
Se fino a qui la passeggiata è lunga ma facile e alla portata di tutti, c’è da sapere invece che per raggiungere la grotta, dalla quale sgorga una delle sorgenti che insieme a quella di Tornareccia e di Sfranatara alimenta il Rio Fondillo, bisogna lasciare il sentiero principale e affrontare una discesa piuttosto ripida in mezzo agli alberi.
A detta di quanti ci sono stati non risulta lontano, ma necessita di scarpe adatte e bastone da trekking oltre a molta, molta attenzione.
Fattibile con i bambini? Per me no, ma poi ho visto scendere un bimbetto di 8 anni con facilità e mi sono dovuta ricredere.
Noi eravamo già troppo stanchi e non avevamo i bastoncini per tutta la famiglia, perciò ci siamo fermati sul bordo del sentiero.
Le foto che vi mostriamo di seguito sono di un gentile signore che abbiamo conosciuto durante la passeggiata: Tonino Mancini.
Tenete presente che la suggestiva Grotta delle Fate è a circa 6 Km dalla partenza: per il valico di Passo dell’Orso ci sono ancora 3 Km di cammino in salita, quindi un’altra ora.
Chi c’è stato lo racconta come un luogo di passaggio e nulla più, via d’accesso alla Valle dei Tre Confini quindi il nostro consiglio, una volta arrivati alla Grotta delle Fate è di rifare la strada indietro, ricordando che da lì ci vogliono circa 2 ore per tornare al parcheggio del Bar Ristoro Fondillo dove avete lasciato l’auto.