Ma che splendore la Puglia!
Un buon suggerimento sarebbe quello di visitarla come farebbe un esploratore dell’ottocento, gustando una alla volta le regioni storiche o i distretti storico-culturali che, come le tessere di un puzzle, compongono questo territorio: La Capitanata, il Subappennino Dauno, Il Tavoliere, l’Alta Murgia, l’Arco Ionico Tarantino, la Piana Brindisina, il Tavoliere Salentino e così via.
Da dove cominciare questo viaggio epifanico veramente non saprei, o meglio, io che non sono pugliese, probabilmente partirei da Alberobello, paese che si trova nel punto esatto dove la Valle d’Itria incontra la Murgia dei Trulli.
Se avete letto fino a qui, significa che l’aver messo al mondo un paio di marmocchi, pregiato frutto dei vostri lombi, non ha per nulla scalfito quella curiosità, ancella del piacere della scoperta, ottimamente descritta con le parole sante: – fatti non foste a viver come bruti ma per seguir virtute e canoscenza – da quel proto blogger che, in un certo senso, fu anche l’Alighieri.
Si, girare la Puglia, liberamente in automobile è un po’ come il viaggio di Ulisse verso Itaca e Alberobello con la sua storia millenaria può costituire una tappa significativa.
I trulli di Alberobello
Inizierò col dire che il centro storico, ampiamente pedonalizzato è circondato da ampi parcheggi, almeno da quando nel 1996 l’UNESCO ha inserito i trulli, le celeberrime abitazioni per le quali il paese è famoso, nella lista del patrimonio mondiale dell’umanità.
Per gli ispettori annotarono che i trulli, edificati a secco con massi calcarei raccolti nei campi della zona, presentano tetti piramidali, a cupola o conici, costituiti da lastre di calcare a sbalzo.
Potremmo dirvi che un itinerario di visita prevede innanzitutto di visitare Rione Monti dove vie e viuzze serpeggiano tra circa 1000 trulli, per poi raggiungere Rione Aia Piccola che vanta ancora 400 trulli abitati; potremmo dirvi di bazzicare i mille negozietti di souvenir oppure di non perdervi la Casa Dottor Giacomo Giuseppe Pezzolla, trasformata in un apprezzato Museo del Territorio oppure di non perdervi il Belvedere, i Trulli Siamesi o la Chiesa a trullo…
No, ad Alberobello tutti questi consigli non servono. La visita di questo paese incantato che secondo il nostro parere merita una cena e un pernotto, la dovete fare da soli.
Noi alloggiavamo in un villaggio vacanze nelle vicinanze e abbiamo visitato Alberobello in giornata, ma voi potete provare l’esperienza di dormire in un trullo, ai bambini piacerà sicuramente!
Dove dormire ad Alberobello
Passeggiando per i vicoli del centro, abbiamo notato l’insegna del Trulli Holiday Albergo Diffuso che su Booking ha ottime recensioni e un punteggio di 9.4.
Altrimenti provate a cercare Alberobello su Booking per valutare le altre possibilità, il mio consiglio è di scegliere sempre un alloggio con un punteggio superiore a 8 , meglio ancora se riuscite a trovarne uno che abbia molte recensioni e che sia sopra a 9 ad un prezzo accessibile.
Cosa mangiare ad Alberobello
Il pasticciotto leccese of course. Anche se è un dolce tipico del Salento, ne trovate di buonissimi anche ad Alberobello. Il dolcetto dalla tipica forma ovale, viene cotto al forno e la sua pasta frolla ripiena di crema pasticcera è la merenda perfetta per i bambini. Un consiglio: va consumato caldo!
Per pranzare non mancano trattorie e pizzerie in tutto il centro del paese dove assaggiare i piatti tipici pugliesi: orecchiette, mozzarelle, taralli, focaccia, friselle con il pomodoro… il tutto condito da buonissimo olio extravergine.
La nostra amica Lucia del blog Mondovagandosenzameta.it ha scoperto un posticino niente male, per saperne di più leggete Enoteca Trulli e Puglia.
Come buon viatico vi lasciamo la formula infallibile di un famoso poeta polacco Zbigniew Herbert “Se gli dei hanno salvato qualcuno dalle gite, se ha pochi soldi, o troppo carattere per vendersi alle guide turistiche, le prime ore in una nuova città vanno passate a girovagare seguendo questa regola: dritti, la terza a sinistra, poi di nuovo dritti e la terza a destra. Si può andare anche in linea retta. I metodi sono diversi, e tutti ottimi”.
Siamo certi che non vi perderete! Provare per credere…