Il nome evoca la più famosa ferrovia al mondo, quella che attraversa la Russia impiegando 6 giorni per arrivare da Mosca a Vladivostok. Sicuramente affascinante, ma non alla portata di tutti, tantomeno di chi ha bambini.
Al contrario, la Transiberiana d’Italia, ovvero quel tratto della ferrovia appenninica tra Sulmona e Carpinone, da quando è diventata una linea turistica, ogni domenica attrae famiglie da ogni dove.
Si viaggia sulle tradizionali carrozze “centoporte” dello storico trenino e si sale dai 328 metri di altezza di Sulmona ai 1.268 metri di Rivisondoli-Pescocostanzo per poi continuare fino a Roccaraso.
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Il percorso della Transiberiana d’Italia d’inverno
- Sulmona
- Campo di Giove
- Palena
- Rivisondoli-Pescocostanzo
- Roccaraso
La linea lascia la stazione di Sulmona e guadagna quota gradatamente con un percorso tortuoso che passa per Pettorano sul Gizio, quindi fa un ampio giro lungo la Conca Peligna. Arriva poi a Campo di Giove, prima fermata dove tutti i partecipanti hanno a disposizione un’ora esatta per visitare il paese che si trova nel territorio del Parco Nazionale della Majella. La stazione è protetta da un folto bosco di pini e abeti che un tempo servivano da riparo per le abbondanti nevicate.
La fermata successiva è alla stazione di Palena, appesa al Valico della Forchetta, è il punto più suggestivo di tutta linea perchè attraversa il Quarto di Santa Chiara. Questa fermata è solo per i viaggiatori che scelgono di trascorrere l’intera giornata in questa zona per escursioni sulla neve (treno di ritorno alle ore 17).
Sei chilometri più avanti il treno arriva a Rivisondoli-Pescocostanzo, famosa per essere la stazione più alta dell’intera rete ferroviaria dopo quella del Brennero. Anche questa fermata è riservata solo ai viaggiatori che vogliono trascorrere l’intera giornata in una di questo due borghi di montagna (treno di ritorno alle ore 16.50).
Il paese di Pescocostanzo dista circa 4 km ma c’è un servizio di navetta su prenotazione.
Ultima fermata è quella di Roccaraso alle ore 11.30 e da cui si riparte alle ore 16.40 (per rientrare a Sulmona per le 18.00).
Il centro del paese e il palaghiaccio distano solo 5 minuti a piedi mentre per raggiungere gli impianti sciistici dell’Aremogna e il Parco di Coppo dell’Orso c’è un servizio navetta su prenotazione.
Le cose da sapere sul treno storico d’Abruzzo
Questa volta le informazioni ci sono state fornite dalla nostra amica Vittoria e dalla sua famiglia, appena tornati da quest’esperienza fantastica, resa ancor più emozionante dalle abbondanti nevicate degli ultimi giorni.
I nostri amici hanno prenotato tramite un’agenzia locale (Marchuzzo viaggi) che ha organizzato la partenza da San Benedetto del Tronto in pullman alle ore 6.30 per poi trovarsi in perfetto orario alla stazione di Sulmona, allo stesso modo per il viaggio di ritorno. Le tappe previste per il gruppo erano Campo di Giove e Roccaraso dove hanno trascorso la maggior parte del tempo.
I pro di andare con un’agenzia sono sicuramente molti per la comodità di non prendere l’auto, viaggiare con un gruppo di famiglie, riuscire a prenotare una data che non è più disponibile online perchè molti posti vengono riservati alle agenzie. L’unico contro è il prezzo perchè prenotando da soli sul sito ufficiale LeRotaie sicuramente si riesce a risparmiare un pochino specialmente in 3/4 persone.
Quanto costa la Transiberiana d’Italia
Sul sito ufficiale il biglietto costa 36 euro per gli adulti e 22 euro per i bambini da 4 a 12 anni non compiuti. I bambini da 0 a 4 anni non compiuti non pagano ma non hanno il posto a sedere. Costo di commissione paypal 2 euro a persona. Sul sito trovate poi offerte con pernotto che comprendono anche l’hotel.
Sono ammessi passeggini a bordo (da richiudere) e cani di piccola taglia al guinzaglio.
Sul treno è attivo un servizio di informazioni turistiche durante il viaggio di andata: ad ogni stazione alcune guide illustrano il territorio e raccontano la storia di questo treno storico. Il viaggio di ritorno non prevede fermate ed è allietato da musica dal vivo e canti popolari abruzzesi a cui sono invitati a partecipare anche i viaggiatori.
Il treno è attivo tutto l’anno ma non fa sempre lo stesso percorso, questo che vi abbiamo raccontato è quello dei mesi invernali. Nel periodo di Natale sono previsti anche stand enogastronomici e mercatini con oggetti tipici. Nel periodo estivo sono previsti viaggi a tema come quello del vino, della birra, del folklore e percorsi più lunghi che arrivano fino a Castel di Sangro, Carpinone e Isernia.
La storia della linea Sulmona-Carpinone
Questa linea distrutta dai tedeschi tra il 1943 e il 1944, fu ricostruita nel 1960 ma tra il 1994 e il 1995 vennero chiuse le biglietterie e le stazioni declassate a semplici fermate. Nel 2010 venne chiuso il tratto da Isernia a Castel di Sangro, poi nel 2011 anche il tratto abruzzese da Castel di Sangro a Sulmona.
L’associazione LeRotaie dal 2014 in collaborazione con la Fondazione FS italiane si adopera affinché resti viva come linea turistica e gestisce le prenotazioni per il trenino storico che attraversa Abruzzo e Molise.
Una curiosità: l’appellativo di Transiberiana si deve al giornalista Luciano Zeppegno che su Gente Viaggi nel 1980 descrisse così questa ferrovia appenninica spesso ricoperta da abbondanti nevicate.
Ringraziamo la nostra amica Vittoria Silvestrini e la sua famiglia per le informazioni e le foto della loro esperienza con la Transiberiana d’Italia.