Tra i tanti borghi incantati dell’Abruzzo, Santo Stefano di Sessanio è senza dubbio quello più conosciuto insieme alla Rocca di Calascio e a Castel del Monte.
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Dove si trova Santo Stefano di Sessanio
Posto ad un’altitudine di 1.250 metri sul versante meridionale del Gran Sasso, Santo Stefano di Sessanio sorge a metà della strada che lascia il fondovalle a Barisciano, dove la Statale 17 dell’Appennino Abruzzese e Appulo Sannitica, proveniente dalla vicina L’Aquila, corre via diritta verso l’altopiano di Navelli.
Superata Barisciano, bastano pochi chilometri di una bella strada di montagna che dolcemente attraversa un paesaggio fatto di valli interne, ultime propaggini per un’agricoltura montana che non a caso, trova nella lenticchia di Santo Stefano di Sessanio, già presidio Slow Food, il suo prodotto più noto.
Santo Stefano di Sessanio è lì in tutta la sua magnificenza, arroccato intorno al mozzicone di torre civica crollata col terremoto del 2009 e attualmente in ricostruzione.
Il borgo e l’albergo diffuso
Lasciata l’auto, ci si avvia a piedi per le anguste viuzze dell’incasato medievale fatto di pietra che, ancora autentico e ottimamente conservato, sembra come sospeso nel tempo.
Una passeggiata, una sosta per il gelato e via a curiosare nei negozietti di artigianato artistico che insieme al famoso Albergo Diffuso e agli improvvisati bistrot dove mangiare un panino casereccio sono l’unica concessione ai turisti.
Per il resto, questo luogo dove il tempo sembra essersi fermato, pare offrire a quanti lo visitano solo l’incanto delle cose vere e questo è il segreto del suo indiscusso fascino.
La breve passeggiata all’interno del borgo conduce fino alla piazza principale, poco più di una piazzetta in prossimità della Porta Medicea addossata alla quale, discreta e raccolta, sorge la piccola Chiesa della Madonna del Carmine.
Lasciata la piazza, l’unica via di fuga riporta al punto di partenza. Ecco svelata la semplice magia di queste antiche pietre che come in un puzzle artistico, costruiscono questo autentico luogo del silenzio.
I dintorni: la Rocca di Calascio, Castel del Monte e Campo Imperatore.
Se avete ancora tempo, sappiate che Calascio è molto vicina.
A giudicare dal numero di case addossate sul versante della montagna che in questo punto volge alla Valle del Tirino, nei secoli passati deve esser stato una città importante legata all’economia pastorale.
Tante le chiese e gli scorci su panorami mozzafiato.
La Rocca svetta più in alto rispetto al paese: per un po’ si continua a salire in auto ma gli ultimi chilometri li affronti solo a piedi… valutate voi se ne vale la pena.
L’ultima parte del sentiero non è adatta ai passeggini. A Calascio si può anche dormire e noi questa esperienza l’abbiamo raccontata in Rocca di Calascio: itinerario di viaggio padri e figli.
Le bellezze della via d’accesso meridionale alle pendici meridionali del Gran Sasso non finiscono qui.
Proseguendo sulla provinciale si arriva a Castel del Monte che merita una visita e magari anche una sosta mangereccia… ci hanno detto che l’Osteria del Lupo in viale della Vittoria è uno di quelle trattorie che si ricordano molto a lungo, ma noi ancora non ci siamo mai stati.
Ma la strada non finisce a Castel del Monte, bensì continua a salire verso Fonte Vetica, la località più meridionale dell’altopiano di Campo Imperatore, il Piccolo Tibet dell’Abruzzo.
Occhio: la strada è aperta solo dalla tarda primavera all’inizio dell’autunno, perché d’inverno qui nevica di brutto e la lunga strada asfaltata che raggiunge l’Albergo di Campo Imperatore, vicino alla stazione a monte della Funivia del Gran Sasso, è sommersa dalla neve.
Bon, da Fonte Vetica si procede fino all’Albergo di Campo Imperatore e poi, sempre dalla tarda primavera all’inizio dell’autunno, si può scendere fino a Fonte Cerreto nei pressi di Assergi, da dove parte la Funivia del Gran Sasso.
Qui, merita una sosta giocosa, il Parco Avventura Gran Sasso che abbiamo già raccontato nell’articolo relativo.
Come raggiungere Santo Stefano di Sessanio
Il casello autostradale di Assergi sulla A 24 dista appena 21 Km da Santo Stefano di Sessanio.
Usciti dall’autostrada si raggiunge facilmente Paganica e poi si procede per Onna e Poggio Picenze, già sulla S.S. 17. A Barisciano, svettante sulla sinistra, si imbocca la provinciale per Castel del Monte.
Prima si incontra Santo Stefano di Sessanio, poi Calascio, infine Castel del Monte da dove la strada procede fino a Campo Imperatore, località Fonte Vetica.
Da qui, l’unica strada raggiunge l’albergo di Campo Imperatore e poi scende fino a Fonte Cerreto, base della funivia del Gran Sasso, a pochi chilometri dal casello dell’autostrada di Assergi, da dove eravamo partiti.