Abruzzo

Il Parco Nazionale della Majella con bambini e ragazzi

Nell’Abruzzo, cuore verde d’Europa, la Majella rappresenta un microcosmo unico e molto affascinante. Il suo profilo arrotondato e le leggende che la riguardano ne fanno la montagna madre dell’Appennino Centrale.

La vetta più alta del massiccio è il Monte Amaro: con i suoi 2.793 metri d’altitudine svetta al centro del Parco Nazionale della Majella, istituito da oltre trent’anni.

Dopo il Parco Nazionale del Gran Sasso-Monti della Laga e il Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise, andiamo alla scoperta di quest’altra grande riserva naturale protetta.

Dove si trova il Parco Nazionale della Majella?

Con una superficie di circa 63.000 ettari interessa 3 province abruzzesi: L’Aquila, Pescara e Chieti.

Ricadono al suo interno:

  • la Valle Peligna con Sulmona, Pacentro e Campo di Giove,
  • buona parte della zona degli Altipiani maggiori d’Abruzzo con Rivisondoli e Pescocostanzo,
  • la Valle dell’Aventino con i centri di Palena, Fara San Martino e Lama dei Peligni,
  • ma anche la Valle dell’Orfento con Caramanico Terme e Sant’Eufemia a Majella
  • ed infine Guardiagrele con la vicina Pretoro che sorgono ai piedi di Passo Lanciano.

Il Parco Nazionale della Majella dista 180 Km da Roma, 94 Km dall’Aquila e appena 68 Km dalla costa adriatica.

Come arrivare nel Parco Nazionale della Majella

Il parco è servito dall’Autostrada A 25 e dalla S.S. 5 Tibutina Valeria ma è anche attraversato da una buona rete viaria fatta di strade statali come la S.S. 17 dell’Appennino Abruzzese/Appulo Sannitica e la S.S. 84 Frentana oltre che di strade regionali come la S.R. 487 di Caramanico Terme, principale porta d’accesso settentrionale.

Sulmona è collegata alla città dell’Aquila dall’ultimo tratto della ferrovia appenninica e la Ferrovia Pescara – Roma lambisce il territorio del parco dove, corrono anche i binari della Transiberiana d’Italia, il treno storico più amato dai turisti che, con un preciso calendario di partenze, nei fine settimana collega Sulmona con Castel di Sangro.

La T.U.A. è l’azienda che in tutta la regione si occupa del trasporto pubblico locale e collega ottimamente Pescara, Chieti e L’Aquila con i principali paesi del parco.

Com’è fatto il Parco Nazionale della Majella?

Tondeggiante ed erboso il massiccio della Majella offre all’occhio avido del turista paesaggi montani tra i più belli d’Abruzzo. Secondo per altezza rispetto al Gran Sasso, la Majella caratterizza i territori di fondovalle ben più del patriarca dei monti abruzzesi.

Le località

  • Serramonacesca, Caramanico Terme e Pretoro sul versante settentrionale;
  • Palena, Fara San Martino e Civitella Messer Raimondo sul versante orientale;
  • Pacentro e Campo di Giove a ovest con Rivisondoli e Pescocostanzo a meridione.

Vista da lontano la montagna ricorda un gigantesco panettone dove al posto dei canditi troviamo vaste foreste di faggi, querce e aceri circondate da radure e pascoli che nella bella stagione si riempiono di una flora autoctona come il fiordaliso della Majella.

Una fitta rete sentieristica, per un totale di oltre 1200 chilometri di camminamenti, attraversa l’intera superficie del parco. Una puntuale classificazione dei sentieri divisi in escursionistici, tematici e per famiglia, permette di scegliere tra le tante passeggiate disponibili.

Infine è importante sapere che all’interno del parco troviamo anche quattro importanti comprensori sciistici che garantiscono una buona offerta per gli amanti degli sport invernali: Passo Lanciano, Majelletta, Pescocostanzo Vallefura e Campo di Giove.

Parco Nazionale della Majella con bambini e ragazzi

Trekking e sentieri per famiglie

Studiati per escursionisti alle prime armi, sono facilmente percorribili anche dai bambini.

Il Parco Nazionale della Majella ne propone ben 21 tra i quali due, adatti ad escursionisti diversamente abili, sono percorribili con i passeggini: Lama Bianca e Porreca Montanelli.

1) Il Sentiero di Lama Bianca

Un percorso facile, accessibile ai disabili e percorribile con il passeggino. Si va da Fonte Lama Bianca a Fonte Fratta e si torna indietro sulla stessa strada se avete un passeggino al seguito oppure si prosegue sull’anello non accessibile alle carrozzine. Tutte le informazioni sul percorso e tante foto, le trovate nell’articolo di approfondimento cliccando sul titolo.

2) Itinerario Porreca-Montanelli fino alla Madonnina del Blockhaus

Questo sentiero, con una lunghezza di appena 2.5 Km, si avvia dal Rifugio Pomilio a Passo Lanciano e da un’altitudine di quasi 1.900 metri, procede su una strada asfaltata dalla pendenza trascurabile fino a raggiungere la Madonnina del Blockhaus, oltre quota 2.100.

3) Bosco di Sant’Antonio

Nella zona di Pescocostanzo, altra passeggiata facile adatta alle famiglie con bambini, segnaliamo il sentiero didattico ad anello che porta al Bosco di Sant’Antonio.

Tutte le info su questo meraviglioso bosco con una grande area picnic e tante foto le trovate qui: Bosco di Sant’Antonio.

4) Valle dell’Orfento

A Caramanico Terme invece, nella valle dell’Orfento, c’è il famoso Sentiero delle Scalelle che noi consigliamo di affrontare con bambini dai 6/7 anni di età in su e con scarpe adatte.

Aree Faunistiche

Il Parco Nazionale della Majella vanta 5 importanti aree faunistiche dove gli animali selvaggi della montagna vengono curati e accuditi e poi riinseriti nel loro habitat naturale.

  • Area Faunistica della Lontra a Caramanico Terme
  • Area Faunistica del Camoscio a Lama dei Peligni
  • Area Faunistica del Cervo a Gamberale
  • Area Faunistica del Lupo a Pretoro
  • Area Faunistica dell’Orso Bruno a Palena

Palena è il Paese delle Orchidee: nel suo territorio ne sono state censite almeno 60 specie. Noi ci siamo stati apposta per visitare il MOM cioè il Museo dell’Orso Marsicano, una piccola realtà molto interessante, un vero e proprio gioiello della didattica per ogni etologo in erba.

Giardini botanici

A Sant’Eufemia a Maiella, c’è il Giardino Botanico Daniela Brescia che su una superficie di circa 50.000 m² sono presenti quasi 500 piante autoctone oltre all’erbario del Parco con un migliaio di campioni vegetali.

A Lama dei Peligni troviamo l’altrettanto interessante Giardino Botanico Michele Tenore.

Parchi avventura

A Guardiagrele, in località Piana delle Mele sorge il Parco Avventura Majella che, con oltre 250 giochi sospesi tra gli alberi, si fregia di essere il più grande parco avventura d’Italia.

Al Parco Avventura Majella fanno capo anche il Forest Park con tante attività esperienziali guidate nel bosco, il Bike Park con scuola di Mountain Bike per bambini e ragazzi e proposte cicloturistiche, l’Orienteering Park ed infine il Vertical Park, un parco avventura su roccia a Pennapiedimonte.

A Caramanico Terme, noi abbiamo visitato personalmente il Parco Avventura Majagreen ma ci piace segnalare anche il Parco Avventura Maja Park a Campo di Giove.

Attività sportive

Il corso del fiume Aventino si presta al rafting e al kayak. Il centro Abruzzo Rafting a Civitella Messer Raimondo propone, fornendo tutto l’equipaggiamento necessario, tante attività guidate tra le quali anche interessanti escursioni in gommone adatte anche alle famiglie con bambini.

A Passo Lanciano c’è un’interessante Bike Zone gestita da Abruzzo Gravity che noleggia MTB e E-bike anche per ragazzi con un’altezza minima di 1 metro e 40; a Guardiagrele c’è la Bocca di Valle MTB Trails con scuola di MTB e tante escursioni guidate; inoltre segnaliamo anche il Trial e Bike Park del Pescocostanzo Mountain Resort che utilizza la seggiovia Vallefura.

Concludiamo questa nostra rapida carrellata segnalando che a Pacentro, borgo incantato della valle Peligna che, alle pendici del Morrone si affaccia su Sulmona, da alcuni anni c’è la prima zipline d’Abruzzo.

Si chiama Zipline Majella permette di “volare” a 80 Km all’ora scivolando nel vuoto per 1 Km, appesi ad un cavo d’acciaio sospeso nel vuoto a circa 700 metri d’altezza.
Non ci sono limiti d’età ma il peso minimo per volare è di 35 chili. Noi non abbiamo avuto il coraggio di provarla, come dire… only the brave!

 

 

 

 

 

 

Paolo Merlini

Merlini è uno che entra nelle autostazioni come un pellegrino nella cattedrale di Compostela attendendo la benedizione. Come e meglio di Benigni, potrebbe mandare a memoria tutte le sigle delle aziende di trasporto pubblico, dall’Autostradale alla Zani Viaggi, con gli occhi chiusi e con le mani legate, compresi i relativi indirizzi web

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