Berlino

Museo della tecnologia di Berlino e Science Center Spectrum

Berlino è una città fondamentalmente grigia. I suoi palazzi moderni, l’architettura semplice, per niente omogenea che unisce vari stili e materiali differenti, ti lascia interdetto appena arrivi in quel centro che non capisci nenmeno bene dove sia e ti domandi dove si nasconda la bellezza di questa città.

Ma poi, se liberi la mente dai pregiudizi e la guardi con gli occhi curiosi del viaggiatore, impari ad amarla e ad apprezzarla. Perchè Berlino, al di là del fascino che deriva dalla sua storia sofferta e dalle tante testimonanianze della guerra fredda, oggi è una città viva più che mai.

Non ci sono solo i caffè e i ristoranti alla moda che si riempiono ogni sera, i concerti, gli eventi culturali e le mostre a testimoniarlo, ma anche i numerosi musei che vanno dai più tradizionali a quelli adatti a bambini e ragazzi.

Se andate a Berlino con la famiglia non perdetevi lo Science Center Spectrum e il Museo della Tecnologia (Deutsches Technikmuseum) nel quartiere di Kreuzberg all’inizio della Möckernstraße.

Science Center Spectrum

Dire che questo museo ci è piaciuto, è riduttivo. Ci ha letteralmente entusiasmato e ci abbiamo trascorso molte ore, tanto da ridurre a pochissimo tempo la visita nel museo adiacente della tecnologia. Un po’ per perchè era tardi, un po’ perchè la visita del secondo non è stata poi così coinvolgente, ma torniamo al museo della scienza Spectrum.

Sono 4 piani con circa 150 esperimenti di fisica.

Tutto da provare, tutto molto divertente e anche abbastanza intuitivo.
Non so se chiamarli esperimenti o giochi, insomma tante postazioni interattive sviluppate dai ricercatori del museo, per scoprire insieme l’elettricità e il magnetismo, la termodinamica, la radioattività, la luce e i colori, la vista, il suono, la temperatura, le forze, l’aria, gli effetti ottici e tanto altro.

C’è perfino la casa delle streghe che ruota su se stessa dove potrete vivere un’esperienza “capovolta” che non vi svelo del tutto, sarà una sorpresa. Non si finisce a testa in giù, niente di spaventoso, state tranquilli.

L’unica cosa è che c’è un po’ di fila da fare per entrarci e ci sono delle pause, chiedete al personale del museo gli orari in cui si effettuano le dimostrazioni.

Naturalmente è un museo perfetto per i ragazzi delle medie che già sono entrati in contatto con questi concetti, ma vi assicuro che è divertente anche per i bambini della primaria, che forse non capiranno il senso di tutto, ma saranno comunque impegnati a giocare con la “scienza” per alcune ore. E sarà un modo carino per avvicinarli in modo giocoso a quello che dovranno studiare più avanti e per molti anni!

Invece lo sconsiglio se avete bambini molto piccoli, non credo possa essere interessante per loro, diciamo che è un museo adatto ai bambini dai 6 anni in poi.

Il Museo della Tecnologia

Realizzato all’interno della vecchia stazione Anhalter, occupa un’area espositiva enorme, ben 25.000 metri quadrati.
Molto ampia la sezione dedicata ai mezzi di trasporto (aerei, treni, motori) e poi macchinari industriali, telecomunicazioni, computer e varie tecnologie, infine un’area dedicata allo spazio.

Sarò sincera, lo Science Center Spectrum ci è piaciuto di più. Certo, una volta che siete lì, vale la pena entrare anche di qua, ma programmate di restarci meno tempo e andateci dopo.

Nonostante sia enorme, è poco interattivo e tutta la parte dei macchinari insustriali l’abbiamo trovata poco coinvolgente per i bambini, ma naturalmente questo è il nostro punto di vista del tutto soggettivo.

Ci sono anche le visite guidate in italiano e forse questa potrebbe essere la soluzione per apprezzare di più questo museo e capirlo davvero, cogliendo quelle sfumature che a noi, in una visita frettolosa, sono sfuggite.

Per i possessori della Berlin Welcome Card c’è un grosso sconto sul biglietto di ingresso di questi musei sia per gli adulti che per i bambini, per saperne di più sulla carta turistica della città potete leggere Berlin Welcome Card.

Altre informazioni su cosa vedere a Berlino con la famiglia le trovate su “A spasso per Berlino con i bambini“.

Luisa Roncarolo

E’ più facile dire quello che non sono, piuttosto che quello che sono diventata. Non sono single, non sono trendy e non sarò mai una fashion blogger. Non fotografo tutto quello che mangio e non ho il fisico per i viaggi estremi. Non amo le automobili, preferisco i treni e quando posso vado in bicicletta. La mia famiglia viaggia sempre con me e questo voglio raccontare.

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