Quando hai diciott’anni, si fa presto a dire Interrail!
Parti con i soldi contati ma hai tutta la libertà del mondo. Ti nutri approssimativamente, dormi sui treni notturni, lasci il cuore in ogni vetrina di souvenir ma viaggi a più non posso perché non è importante arrivare ma andare.
Munito solo del magico biglietto, quando sei giovane, parti alla scoperta dell’Europa affrontando senza alcuna paura maratone ferroviarie che ti portano da Gibilterra a Tallinn dove incontri un nuovo amico scozzese che torna a casa e così, anziché procedere per San Pietroburgo dove ti aspettano i capolavori dell’Ermitage, decidi di andare a vedere l’effetto che fa arrivare fino in cima alle Highlands.
No, quando fai l’Interrail formato famiglia portandoti dietro il frutto dei tuoi lombi, le regole del gioco sono molto differenti.
Non puoi permetterti passi falsi perché poi i bambini si straniscono e quel viaggio lungamente sognato si trasforma velocemente in un incubo.
Scorda l’improvvisazione di quando eri giovane e mettiti bene in testa di pianificare quasi tutto in anticipo al fine di evitare passi falsi perché ricorda: i tuoi figli non perdonano!
Indice dei contenuti
Ecco, prima di consigliarvi alcuni itinerari e i meandri del web dove trovare gli orari dei treni dei vostri desideri, vi proponiamo alcuni consigli utili frutto della nostra esperienza personale di navigati interrailers con famiglia al seguito.
Ebbene, quando noi abbiamo detto ai ragazzi che per andare a Legoland Billund in Danimarca, si dovevano sciroppare qualcosa come 27 ore di viaggio con almeno 5 cambi di treno, loro hanno sventolato bandiera bianca pretendendo di trattare un’onorevole resa.
Questo ha comportato, nel nostro caso, un avvio di viaggio in aereo, con un economico volo low-cost Pescara – Copenaghen. La cosa è risultata molto conveniente e noi adulti abbiamo salvato l’onore felici di scoprire che la nostra piacevole odissea ferroviaria sarebbe stata, come quella dell’Ulisse omerico, un viaggio per tornare a casa.
A meno che i vostri figli non siano dei santi o abbiano inoculato in età prescolare il morbo ferroviario dal quale è affetto chi ti scrive, un bambino mal sopporta più di 5 ore di viaggio in treno. Sembrano poche ma in realtà sono tante.
Per esempio con meno di 6 ore raggiungi Varsavia da Berlino, con 5 ore vai da Londra ad Amsterdam o da Copenaghen ad Amburgo, mentre con 4 ore si va da Parigi a Zurigo oppure da Vienna a Praga.
Anche nell’era di Booking e Airbnb, quando è alta stagione potreste rischiare di non trovare da dormire, oppure di dover pagare un occhio della testa per farlo.
Anche Parigi o Amsterdam, d’estate, si trasformano nella Betlemme di 2.000 anni fa e se non vuoi fare la figura di San Giuseppe, che dovette alloggiare la famiglia in una stalla, sappi che il tuo itinerario deve essere studiato a tavolino prenotando con largo anticipo gli hotel o gli appartamenti città per città.
Senza dimenticare che nel Nord Europa l’alta stagione è a fine giugno perché da loro ad agosto c’è scuola quindi non partite tranquilli nemmeno tra giugno e luglio!
Questa è forse la legge più dura dell’Interrail formato famiglia che prevede un indispensabile corollario: soprattutto se avete figli piccoli è bene che facciate un’assicurazione… noi abbiamo la polizza annuale multiviaggio della Columbus che è davvero vantaggiosa per chi fa almeno un paio di viaggi o vacanze all’anno.
Rispetto a quando viaggiavamo da ragazzi, i treni sono diventati più confortevoli e più veloci, ma hanno ridotto le carrozze, così i posti a sedere per ogni convoglio sono meno che un tempo.
Per parsimonia o per stupidità, chi ti scrive ha fatto quasi tutte in piedi le cinque ore di treno da Vejle, nel sud della penisola dello Jutland in Danimarca, fino a Amburgo… poco male, mi hanno ricordato la gioventù, ma i bambini debbono viaggiare comodi, con tutta la possibilità di appisolarsi all’abbisogna.
Da sapere che la prenotazione del posto si paga a parte e si fa in stazione.
Anche questo suggerimento ha un suo corollario: visto che soprattutto nei grandi centri, i taxi sono spesso economici, non badate a risparmiare magari 10 € o meno sottoponendo la famiglia ad inutili attese alla fermata della metro o del bus. I bambini si stancano più di noi a viaggiare.
Siamo arrivati ad Amburgo intorno alle 18 ed eravamo a Berlino, dove avremmo pernottato, intorno alle 20.
Il nostro hotel era a poche fermate di metro, ma non essendo ancora in possesso delle indispensabili Berlin WelcomeCard, abbiamo optato per un taxi. Inoltre, al vostro arrivo valutate sempre il ristorante dell’albergo che spesso ha menù per bambini a prezzi ridicoli.
Questo perché fare e disfare i bagagli è sempre una fatica per tutti, senza parlare del fatto che musei ed attrazioni varie assolutamente da vedere sono tanti ed i ragazzi si stancano presto: perciò ogni tanto dobbiamo fargli riprendere fiato.
Questi sono i consigli base per affrontare un viaggio itinerante in treno per l’Europa con la famiglia.
È molto difficile farlo in economia, ma raramente si supera il costo di un soggiorno in un villaggio turistico per una settimana in agosto.
Ci hanno chiesto spesso se si può dormire sui treni per risparmiare.
No, non è sicuro, noi lo sconsigliamo, a meno che non prendiate uno scompartimento con cuccette per la vostra famiglia ma questo tipo di biglietto non rientra in quello dell’Interrail.
Per sapere quali tipi di biglietti ci sono, i paesi e la durata, potete leggere Interrail per famiglie: come funziona? oppure andare direttamente sul sito ufficiale Interrail per effettuare una ricerca
Al costo del biglietto dovete aggiungere vitto, alloggio, card dei mezzi pubblici delle città, biglietti delle attrazioni.
Per risparmiare potete dormire in ostello o in appartamento prenotando con molto anticipo le vostre tappe come abbiamo fatto noi. In alcuni paesi gli ostelli sono molto convenienti (ad esempio in Germania) in altri vi conviene di più l’appartamento da host privati (ad esempio in Danimarca).
Sull’altra mano i genitori avranno la possibilità di vedere il mondo con gli occhi dei figli, almeno quando quest’ultimi li alzeranno dall’IPad che inevitabilmente porteranno seco. Strumenti comunque utili per ammazzare il tempo durante gli spostamenti in treno e poi durante le visite alle città si possono riporre in valigia!
Ecco, sappiate ben prima di partire che i vostri figli, appena messo piede a Parigi non chiederanno dove sta la Tour Eiffel, cosi come arrivando a Berlino non gliene fregherà un fico secco del Muro, loro varcata la soglia di ogni hotel avranno solo una richiesta: la password del WiFi!
Scoprirete ben presto che per i vostri figli, dove c’è connessione gratuita, c’è casa!
Noi, come già detto siamo partiti da Pescara con Ryanair per raggiungere Copenaghen più velocemente, dopo qualche giorno in giro per la bella città danese, abbiamo raggiunto Roskilde per visitare il Museo delle navi vichinghe, da non perdere visto che si trova a circa 30 minuti di treno dalla capitale della Danimarca.
La sera stessa eravamo già nella città di Andersen, Odense, dove si possono visitare la Casa Natale collegata con un bellissimo museo che racconta le favole attraverso il gioco e i travestimenti (L’Acciarino o Fyrtøjet), ma anche il Museo Ferroviario e fare una bellissima gita in battello (trovate tutto nell’articolo dal link qui sopra).
Prima di arrivare a Legoland ci siamo fermati a vedere il fiordo di Vejile pernottando in un bellissimo hotel in centro, poi il giorno seguente in 40 minuti di autobus abbiamo raggiunto Legoland Billund.
Dopo un’intera giornata al parco eravamo troppo stanchi per rimetterci in moto, così abbiamo dormito per una notte allo Zleep Hotel di Billund.
Da lì in autobus siamo tornati a Vejile per raggiungere una stazione ferroviaria e poi via giù fino a Berlino con una breve sosta ad Amburgo!
Dopo alcuni giorni trascorsi a Berlino ci siamo spostati a Praga dove Maria Luisa e i ragazzi non erano mai stati.
E voi conoscete la romantica città sulla Moldava?
Tutte le info su cosa vedere le trovate cliccando sopra sui nomi delle città.
Come tappa intermedia tra Praga e Innsbruck abbiamo scelto Linz una città che purtroppo poi per mancanza di tempo non abbiamo potuto visitare, ma può essere una buona tappa intermedia nella strada verso casa.
L’indomani ci aspettava Innsbruck con il suo famoso Alpenzoo e il Mondo dei cristalli Swaroski.
Innsbruck l’abbiamo scelta come ultima tappa perché è abbastanza vicina all’Italia e il biglietto Interrail comprende solo i viaggi che collegano l’Italia a un paese oltre confine nella stessa giornata (non potete usarlo per viaggiare da Bari a Milano, ma da Bologna a Innsbruck sì).
Questo è a grandi linee quello che è stato il nostro viaggio Interrail da cui potete prendere spunto modificando il percorso in base alle vostre esigenze. Ma dove trovare gli orari dei treni di tutta l’Europa?
Semplice sul sito dell’Interrail, clicca sul logo qui sotto e mentre cercate orari e stazioni, il vostro viaggio sarà già iniziato.
Nell’articolo sono presenti servizi in collaborazione con aziende del settore.
Siena con bambini e ragazzi: cosa vedere, tour guidati, laboratori per bambini, dove parcheggiare, parchi…
Leguminaria 2019, una manifestazione sempre attenta alle esigenze delle famiglie: il programma, le attività per…
L'Abbazia di San Galgano e l'Eremo con la Spada nella Roccia: come visitarle, dove si…
Siamo stati alle Grotte di Stiffe: dove si lascia l'automobile, la navetta, come arrivare, quanto…
Le Terme di Merano: le piscine, le saune, l'area SPA, le sale relax, la SPA…
Quest'estate siamo tornati alle Terme dei Papi di Viterbo dove i bambini sono ammessi nella…