Prima o poi capiremo quale strana alchimia lega noi e tante altre famiglie italiane ad Innsbruck, facendone di sicuro la città più amata del Tirolo austrico.
Volendo elencare a mente fredda le sue tante attrattive inizieremo col raccontare a coloro i quali ancora non ci sono stati, che nonostante i suoi 125.000 abitanti conserva intatto il fascino di una piccola città di montagna carica di tradizioni ma allo stesso tempo moderna, ricca di servizi e facilmente raggiungibile dall’Italia.
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Il centro storico di rara bellezza è il cardine dei traffici e dei commerci delle valli austriache da almeno 800 anni e perciò vanta tanti palazzi nobiliari, non ultimo il Palazzo Imperiale.
Tutta questa magnificenza dona all’Altstadt, la città vecchia come viene anche definita, un’atmosfera tardo medievale che ti rapisce al primo sguardo quando arrivi di fronte al loggiato dell’edificio del Neuhof dove il famoso Tettuccio d’Oro riluce al sole. All’inizio era solo un abbellimento architettonico voluto, intorno al 1500, dall’Imperatore Massimiliano I, ma di fatto potremmo descrivere quello che col tempo è diventato il simbolo della città, come una loggia aggiuntiva impreziosita da una copertura di 2.657 tegole di rame dorato, tutte originali.
Ecco, una passeggiata sotto i portici in stile Inn-Salzach o su e giù liberamente nella grande area pedonale tra gli antichi edifici dalle imponenti facciate tardo-gotiche, ad ogni ora del giorno riserva al turista che la sa apprezzare, la magia dei tempi andati.
Nel centro si trova anche il polmone verde della città, il bel parco Hofgarten che ospita al suo interno un originale parco giochi in legno in stile nordico, non potete perdervelo e poi, è così rilassante passeggiare per i suoi vialetti che il tempo per andarci dovete trovarlo assolutamente.
Si trova vicino al Palazzo dei Congressi e al Palazzo Imperiale, vi assicuro che i suoi 600 anni di età se li porta benissimo!
Ma Innsbruck offre tanto altro, specialmente per i bambini.
Posta ad un’altitudine di poco meno di 600 metri, è circondata dalla catena montuosa del Nordkette.
Chiamata non a caso Il gioiello delle Alpi, con le sue vette aguzze abbraccia il versante settentrionale della città, ma allo stesso tempo vive in simbiosi con essa, grazie ai moderni sistemi di risalita che la rendono una parte integrante dell’abitato proprio come un polmone verde fatto di divertimento e di sport alla portata di tutti.
Pensate che dalla stazione Congress di quello che per tutti è la Hungerburg Funicular, la modernissima funicolare su binari chiamata anche Hungerburgbahn in servizio dal 2007, si arriva fino al capolinea a monte del cuore del distretto di Hungerburg da dove si può procedere con le cabinovie panoramiche della funicolare della Seegrube e dell’Hafelkar.
In pratica ci vogliono appena 20 minuti dal centro città ai 2000 metri del Seegrube, senza tralasciare il fatto che anche dalle stazioni a monte dei vari impianti partono una miriade di escursioni per malghe e rifugi pittoreschi come al tempo di Francesco Giuseppe e della Principessa Sissi.
L’Hungerburgbahn è tra l’altro il mezzo più comodo per raggiungere il luogo che più abbiamo amato ad Innsbruck: l’Alpenzoo. Questo posto unico sorge sulle pendici del NordKette ed è altresì raggiungibile con una bella camminata in salita di almeno 20 minuti, cosa che non suggeriamo alle famiglie con bambini.
Ma che cos’è lo Zoo delle Alpi?
Beh, su un’estensione di più di 4.000 metri quadrati, sono amorevolmente ospitati ed accuditi qualcosa come 2.000 animali appartenenti a 150 specie alpine.
Pare che non esista in nessun altro posto nel mondo un concentrato di fauna alpina maggiore di questo dove, con tanta cura dei particolari, vengono riprodotti tutti i differenti habitat naturali delle specie in cattività.
A giudicare dai successi riproduttivi, l’Alpenzoo detiene un primato mondiale, pare che gli animali si trovino bene accuditi amorevolmente dagli addetti del parco. Tra l’altro la società di gestione non persegue fini di lucro ma è sostenuta dall’amministrazione della città di Innsbruck, dalla regione Tirolo e dall’associazione Amici dell’Apenzoo oltre che da vari sponsor.
Se ogni anno questo posto è visitato da più di 300.000 visitatori, una ragione ci sarà.
A noi è piaciuto perché unisce la possibilità di fare una passeggiata, in montagna e in mezzo al bosco, all’opportunità di avvicinare i bambini agli animali che vivono sulle Alpi.
Gli spazi in alcuni casi non sono enormi, come forse ci aspettavamo, ma comunque gli animali sono ben tenuti e vivono nel loro habitat.
Emozionante trovarsi a tu per tu con l’Alce, Bisonte europeo, Camoscio, Capriolo Castoro, Cinghiale, Gatto selvatico, Lepre bianca, Lince, Lontra, Lupo, Marmotta, Martora, Orso bruno, Stambecco… oppure veder volare all’interno di enormi voliere un Allocco degli Uralio l’Aquila reale.
Per i nostri figli un’esperienza irripetibile e diciamolo pure, anche per noi genitori.
All’interno del parco ci sono anche un negozio di souvenir, un bel parco giochi ombreggiato con percorsi di equilibrio in legno e alcune postazioni interattive didattiche per imparare a conoscere meglio la fauna alpina.
Per raggiungerlo si parte dalla stazione che sta proprio di fronte al Centro Congressi.
Il biglietto combinato funicolare + Alpenzoo permette di salire fino alla seconda stazione dove la vista sulla città è spettacolare (vedi foto sotto) e da lì, volendo, parte anche la cabinovia per arrivare fino a 2.300 metri (l’Alpenzoo si trova alla prima stazione della funicolare gialla).
Tutte le info sugli orari e il costo dei biglietti le trovate sul sito dell’Alpenzoo.
Un’esperienza da non perdere per chi va a Innsbruck con bambini, è andare a visitare il Kristallwelten che si trova a 20 chilometri dalla capitale delle Alpi ma è ben collegato da un bus navetta che parte dal centro.
Costa 9,50 euro andata e ritorno per gli adulti ma è gratis per i bambini sotto ai 14 anni di età.
Il bus è incluso nella Innsbruck Card quindi vi potrebbe convenire farla, anche perché l’autobus di linea costa 2,90 euro quindi valutate se il vostro soggiorno è abbastanza lungo e non pensate di prendere l’auto per girare in città.
Appena scesi dal bus, il famoso Gigante Verde vi accoglierà con la sua cascata d’acqua e sarà difficile decidere dove andare prima, tante sono le attrazioni divertenti, sia nel grande parco che lo circonda, sia all’interno nel museo vero e proprio.
Nel percorso interno che inizia sotto alla bocca del gigante verde, si cammina spesso al buio tra cristalli, luci, colori e installazioni che ammaliano tutti, non solo i bambini.
Straordinaria e unica al mondo la nuvola che contiene 800.000 cristalli incastonati a mano.
All’esterno il labirinto con la torretta, tanti prati verdi e la grande torre di vetro di 4 piani con giochi originali e divertenti al suo interno. Una volta entrati i bambini non vorranno più venire via.
Qui si va senza scarpe e i minori di 14 anni devono essere accompagnati, quindi dovrete togliere le scarpe anche voi per entrare.
Infine, un parco giochi con l’acqua e un lago di cristallo, completano l’area esterna che spesso ospita eventi e spettacoli. Del negozio c’è poco da dire, gli oggetti sono stupendi ma i prezzi impossibili.
Tutte le info sugli eventi, gli orari e il costo dei biglietti le trovate sul sito ufficiale del Kristallwellten.
L’ultima cosa che vi segnalo da fare a Innsbruck con bambini è visitare la Casa Capovolta che purtroppo noi non abbiamo fatto in tempo a vedere, ma trovate tutte le info nell’articolo di Valentina Cappio su The Family Company.
Speriamo di tornare presto a Innsbruck per potervi raccontare anche la tante passeggiate in montagna che ci sono da fare!
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