L’Immaginario Scientifico di Trieste, museo interattivo e sperimentale per tutta la famiglia, da qualche tempo non è più a Grignano.
Abbandonata la storica sede a due passi dal Castello di Miramare, ha traslocato a Trieste presso il Magazzino 26 del Porto Vecchio, inaugurando il nascente Polo Museale del capoluogo giuliano.
Con immensa curiosità abbiamo visitato questa importante esposizione multimediale e interattiva che, con un linguaggio semplice, illustra una serie di fenomeni naturali e le principali applicazioni scientifiche unitamente a numerose attività di ricerca.
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Immaginario Scientifico di Trieste, in due parole
L’Immaginario Scientifico di Trieste è un museo nuovo di zecca: tra i principali Science Centre d’Italia, promuove la cultura scientifica e tecnologica.
Un meraviglioso allestimento adatto a coinvolgere tutta la famiglia in un’esplorazione congiunta: un viaggio alla scoperta della scienza che parla contemporaneamente ai genitori e ai figli.
Allo stato attuale l’Immaginario Scientifico di Trieste occupa una superficie di circa 1.000 m² ma gli organizzatori ne stanno allestendo altri 1.000 che saranno presto presentati al pubblico.
Immaginario Scientifico di Trieste: itinerario di visita
Il percorso espositivo si apre con una sala introduttiva dedicata alla storia e all’evoluzione del sistema scientifico triestino dal ‘700 ai giorni nostri.
Trieste e la Scienza
Sapevate che a Trieste ci sono 30 centri di ricerca e alta formazione di caratura internazionale che richiamano in città scienziati da tutto il mondo?
Si procede con la descrizione del campo di ricerca specifico dei più noti enti scientifici cittadini;
Una godibile introduzione all’attività di famose scuole di specializzazione come:
- l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare – INFN
- il Centro Internazionale di Fisica Teorica Abdus Salam – ICTP
- l’Università degli Studi di Trieste
- il Centro Internazionale di Ingegneria Genetica e Biotecnologia – ICGEB
- la Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati – SISSA
- l’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale – OGS
Troviamo quindi macchinari, strumenti tecnici, sismografi, touch screen interattivi e pannelli esplicativi adatti a guidare nell’incontro con la scienza, ogni visitatore dai 5 a 99 anni.
Scopri le tue carte, fai un salto nel futuro
Secondo gli studi, il 65% degli attuali studenti delle scuole primarie farà un lavoro che oggi non esiste.
Grazie alla Fondazione Pietro Pittini, l’allestimento di questa prima sala è arricchito da una particolare installazione interattiva, un gioco pensato apposta per i ragazzi della scuola media inferiore: inseriti alcuni elementi, si procede ad un profilo attitudinale del giovane visitatore illustrando, in maniera semplice, gli indirizzi di studio da intraprendere e le relative carriere professionali.
Imaginaire Scientifique
Segue una sala di tipo immersivo con una mostra permanente dedicata a Paolo Budinich, fondatore nel 1986, dell’Immaginario Scientifico. Si tratta di un coinvolgente filmato della durata di 8 minuti: una storia del mondo attraverso meravigliose immagini scientifiche.
Fenomena: i principi fondamentali della scienza
Nella sala successiva inizia la vera e propria full immersion nella scienza. Troviamo infatti numerosi exibit interativi non digitali, quegli strani macchinari che spiegano concetti fondamentali ricorrendo a strumenti semplici ad uso anche degli scienziati in erba.
Tra i concetti scientifici qui esposti troviamo:
- il Carrier e il Principio di Archimede
- il Vortice d’Acqua
- Tocca il Tornado
- Sfere Fluttuanti
- Bolle in Pentola
- Muro di Sapone
- Cilindro di Bolle
- Pendoli Danzanti
Occhio alla grafica
È importante sapere che i pannelli descrittivi sono pensati per tutta la famiglia e non solo per i bambini. Rinnovati rispetto al precedente allestimento, presentano in alto un titolo sempre evocativo di qualcosa di divertente, seguito da un’immagine familiare. Poi troviamo una spiegazione in breve di quello che c’è da fare e di cosa guardare con la possibilità di fermarsi all’osservazione del fenomeno, oppure con l’opzione di ulteriori approfondimenti indirizzati a ragazzi ed adulti.
Ma facciamo qualche esempio.
Com’è che volano gli aerei?
Velocità, pressione e forza di gravità: il pannello delle Sfere Fluttuanti spiega in maniera chiara il cosiddetto Principio di Bernoulli.
Innova: la scienza applicata all’impresa
Non finisce mica qui!
Come avviene che gli studi scientifici si trasformino in nuovi prodotti e inediti servizi untili per i cittadini?
Una parte di questa grande esposizione somiglia ad un Museo dell’Innovazione.
In pratica, alcune grandi imprese, tutte caratterizzate da importati centri di ricerca al loro interno, raccontano che cosa se ne fanno della scienza.
SIAD (uno dei principali gruppi chimici italiani), Acegas (società del Gruppo Hera che si occupa di distribuzione gas ed energia elettrica) e SAIPEM (servizi per il settore dell’energia e delle infrastrutture) espongono in questa sezione il risultato pratico degli studi introdotti ed approfonditi dall’attività dei principali centri di ricerca del sistema scientifico triestino.
Tra le altre tecnologie esposte troviamo:
– un sistema di depurazione dell’acqua con idrogeno e ossigeno con un sistema brevettato a impatto zero;
– un simulatore per il comando del drone sottomarino artefice di moderni sistemi di saldatura delle condutture.
La macchina di luce di sincrotrone
Procedendo, trova un’adeguata collocazione il Telescopio della Specola di Margherita Hack: è vicino al Planetario all’interno del quale, un filmato della durata di 27 minuiti racconta il cosmo.
Infine, più avanti una sala contiene sezioni originali della Macchina di luce di sincrotrone.
Come si produce l’accelerazione? A cosa serve in termini pratici questa radiazione elettromagnetica?
Le risposte a queste e ad altre domande sono contenute nei pannelli descrittivi a corredo dell’esposizione.
Eventi e laboratori per bambini
L’immaginario è sempre molto attivo oltre a laboratori ed eventi per bambini e ragazzi, organizza anche feste di compleanno e notti al museo, maggiori informazioni le trovate sul sito ufficiale dell’Immaginario Scientifico.
Vi segnalo anche le altre due sedi della rete museale dell’Immaginario Scientifico che sono a:
- Pordenone
- Tavagnacco (Udine) nel mulino di Adegliacco
Dove si trova l’Immaginario Scientifico di Trieste
L’Immaginario Scientifico si trova come detto al Porto Vecchio, vasta area che, dopo molti anni di abbandono, è finalmente in via di recupero.
Occupa gli spazi a pian terreno del Magazzino 26 e al momento è affiancato da alcune sezioni del Museo del Mare, anch’esso in via di trasferimento. Al momento sono lì visitabili il “Deposito a vista” di un’infinità di materiali legati e grandiosi modelli di transatlantici della Compagnia di Navigazione del Lloyd Triestino e una importante collezione di diorami, modelli e tavole esplicativi della pesca in Alto Adriatico.
Il Magazzino 26 dista 1,4 Km dalla Stazione Centrale di Trieste. Si procede in direzione di Barcola e di Miramare.
È collegato quindi al centro città dal bus numero 6 che, nei pressi della Stazione Ferroviaria ferma all’altezza del supermercato PAM in viale Miramare, 1.
Inoltre, i bus della Linea 81 collegano egregiamente il Magazzino 26 del Porto Vecchio con la centralissima Piazza della Borsa.
Orari d’apertura dell’Immaginario
L’Immaginario Scientifico di Trieste è aperto tutti i giorni dal martedì alla domenica con orario continuato dalle 10 alle 18.
I bambini sotto i 6 anni entrano gratis.
Dove mangiare
Al momento non ci sono punti di ristoro nell’area del Magazzino 26. È per questo che cogliamo l’occasione qui di segnalarvi un locale storico, la Pasticceria La Bomboniera che, in pieno centro, è un eccellente punto d’arrivo dopo la visita al museo.
Dotato di vari tavolini all’esterno, fondata nel 1836, è il luogo ideale per una dolce sosta pomeridiana. Si trova in via Trenta Ottobre 3: quasi al centro del Borgo Teresiano è vicinissima alla Chiesa Parrocchiale Sant’Antonio Taumaturgo che chiude il Canal Grande. Non troverete dolci usuali ma tutti indistintamente legati alla tradizione mitteleuropea come: sacher, dobos, linzer, puncetto, rollata albicocca, greca.
Noi non abbiamo resistito al richiamo del Rigojanci, un dolce che ad ogni assaggio racconta la storia d’amore di Clara Ward, moglie del principe belga, per il violinista zigano Jancsi Rigó.
Qualcosa di meno romantico ma comunque buonissimo? Non vi private di una bella fetta di Presnitz, delicatissimo complesso di cose buone tra le quali mandorle, noci, fichi, prugne, pinoli, albicocche, uvetta, cioccolata, cannella, zucchero, e rum… divino!
Per le altre cose da vedere in città, i consigli dove dormire e dove mangiare potete leggere l’articolo:
Si ringrazia per la disponibilità la direttrice dell’Immaginario Scientifico, la gentilissima dottoressa Serena Mizzan.