Alpe Cimbra

Il Sentiero Respiro degli Alberi

In Alpe Cimbra ci sono ben 28 sentieri pensati appositamente per le famiglie con bambini.

Con questo post vogliamo accompagnarvi alla scoperta de Il respiro degli Alberi, un itinerario tra arte e natura che abbiamo testato appositamente per voi.

Informazioni utili sul Respiro degli Alberi

Questo sentiero facile dista 10 Km da Folgaria, 25 Km da Levico Terme, 35 Km da Asiago e 37 Km da Trento.

L’avvio della passeggiata è poco lontano da Lavarone, in località Tomazol lungo la Strada Statale 349.

È bene lasciare l’auto nei parcheggi adiacenti all’abitato di Lanzino collegato al punto di partenza della camminata da un breve raccordo campestre dal fondo un po’ sconnesso.
Ci sono alcuni cartelli che mostrano il sentiero di collegamento, comunque venendo dal parcheggio salite sulla destra poi girate a sinistra.

Quindi, se avete un passeggino al seguito è necessario partire dall’imbocco principale, noterete il cartello bianco con indicato “Il Respiro degli Alberi” sulla statale, poco dopo aver lasciato Lavarone.
Diciamo che il papà vi potrebbe accompagnare all’imbocco principale e poi andare a parcheggiare a Lanzino.

A Lanzino c’è anche la fermata degli autobus a servizio del percorso.
È bene sapere che il tracciato non è ad anello e presenta un modesto dislivello di 116 metri.

Lunghezza: 5 Km (andata+ritorno).

Durata: un po’ più di un’ora a salire e 40 minuti a scendere.

Inoltre il respiro degli alberi è parte integrante dell’itinerario ciclabile 837 Lavarone Bike Tour, infatti abbiamo visto alcune famiglie in bicicletta.

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Com’è il sentiero Respiro degli Alberi

Si sale dolcemente attraversando per lunghi tratti il bosco. Abete rosso, larice, abete bianco, pino silvestre e pino nero, faggio e pino cembro, quasi il 60% dell’intera superficie della provincia di Trento è ricoperta da boschi rigogliosi.

L’itinerario, dotato di panchine che suggeriscono una sosta, è quasi completamente ombreggiato ed offre suggestivi scorci meravigliosi sulla Vigolana, sulla Val di Cembra, sulle Dolomiti del Brenta e sulla Valsugana.

Il premio finale all’arrivo è rappresentato dallo sguardo d’insieme sul Lago di Caldonazzo, molti metri più in basso.

In realtà, somiglia più a un traguardo volante che ad un arrivo, visto che dopo il secondo belvedere, l’ampio sentiero prosegue scendendo fino al lago di Caldonazzo per molti chilometri.

Ma alle famiglie con bambini andare ancora avanti è precluso, quindi la nostra meta sarà il secondo belvedere dove tavolini e panche in legno propiziano un bel picnic.

Nel suo complesso sarebbe una passeggiata imperdibile già solo per i tanti paesaggi dove è possibile gettare lo sguardo, ma questo sentiero che, ci va qui di ricordarlo, riconcilia con il mondo, è stato arricchito dall’installazione di 7 sculture in legno.

Queste opere d’arte rappresentano un equilibrio perfetto tra arte e natura, idealmente dialogano con i camminatori. Un esperimento ben riuscito che ricorda altri percorsi artistici similari tra i quali come non citare quello di Arte Sella nella vicina Valsugana oppure il Ledro Land Art in Valle di Ledro.

Vale la pena quindi di affrontare questa passeggiata in silenzio predisponendo l’anima all’ascolto del respiro degli alberi, i veri custodi della natura.

Le altre passeggiate a Folgaria, Lavarone e Luserna

Presso gli uffici dell’azienda per il turismo di Folgaria, Lavarone e Luserna è disponibile l’opuscolo Baby Trekking che cataloga le passeggiate in sentieri tematici, sentieri affrontabili con passeggino normale e sentieri praticabili esclusivamente con passeggino da trekking in Alpe Cimbra.

Ce n’è per tutti i gusti: si va dal giro del Parco Palù, una passeggiata facile della lunghezza di 1.3 Km con un dislivello di appena 60 metri che la rende praticabile con qualsiasi passeggino, al Sentiero delle Sorgenti che, per quanto facile e con una lunghezza variabile tra i 3 e i 4 km, non è idoneo neanche per chi è munito di passeggino da trekking.

Assolutamente per tutti è per esempio il Giro del Lago di Lavarone, 1.2 Km dei quali almeno la metà costantemente all’ombra di una faggeta ma sempre bordo lago e adatto a passeggini normali.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Luisa Roncarolo

E’ più facile dire quello che non sono, piuttosto che quello che sono diventata. Non sono single, non sono trendy e non sarò mai una fashion blogger. Non fotografo tutto quello che mangio e non ho il fisico per i viaggi estremi. Non amo le automobili, preferisco i treni e quando posso vado in bicicletta. La mia famiglia viaggia sempre con me e questo voglio raccontare.

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