Alpe Cimbra

Il Sentiero dell’Immaginario in Alpe Cimbra

Una passeggiata molto bella da fare con i bambini sull’Alpe Cimbra è il Sentiero dell’Immaginario.

Questo sentiero tematico sulle fiabe e le leggende cimbre si sviluppa completamente nei boschi, è abbastanza lungo ma con una sosta per il pranzo a Malga Campo diventa più che fattibile.

Durante il cammino si incontrano alcune sculture in legno e i cartelli con le fiabe tradizionali cimbre, una buona occasione per fare delle soste e coinvolgere i bambini leggendo loro le storie avventurose di draghi, streghe, taglialegna, orsi, lupi e tanti altri personaggi di fantasia.

Com’è il percorso

Dopo una breve salita su strada asfaltata all’interno del paese, inizia un tratto pianeggiante, ampio e ombreggiato con la prima installazione in legno e la vista panoramica sulla Val D’Astico, poi il sentiero si restringe e prosegue con un breve tratto in salita con radici e qualche pietra (ecco perché sconsiglio il passeggino).

Poco dopo però la strada torna ampia e pianeggiante allietata dalle installazioni in legno con strani personaggi e dai cartelli esplicativi con le storie da raccontare ai bimbi. Attraversando quella che sembra una fitta foresta da libro di fiabe, si arriva al drago mitologico con una piccola area picnic con tavolo e panche di legno all’ombra degli abeti.

E così si va avanti tra salite e tratti pianeggianti, sempre procedendo dentro ad un fitto bosco con paesaggi molto belli fino ad arrivare a quello che un tempo era un laghetto, oramai ricoperto completamente dalla vegetazione, qui un’altra area per picnic vicino al grande orso in legno invita alla sosta.

Malga Campo

Poco dopo il laghetto ricoperto, inizia una leggera discesa, prima tra gli abeti e poi costeggiando ampi prati, lo sguardo si perde tra distese di verde, balle di fieno e boschi in lontananza incorniciati dalle montagne, insomma la prima parte della passeggiata si chiude in bellezza.

Siamo infatti arrivati alla graziosa Malga Campo dove noi ci siamo fermati per il pranzo.
Assolutamente consigliato anche per una merenda a base di dolci fatti in casa, come tutti gli altri prodotti che abbiamo assaggiato lì del resto: polenta e finferli, ravioli al formaggio e erbette, strudel con la panna e crostata ai lamponi.

Dalla malga ci vuole veramente poco a tornare al centro del paese di Luserna dove abbiamo lasciato l’auto e la strada è tutta in discesa.

Cose da sapere

Il tempo di percorrenza per l’intera passeggiata per noi è stato di circa 3 ore, non contando la sosta per il pranzo. Non si deve tornare indietro sulla strada dell’andata ma è ad anello, la prima parte è ampia e pianeggiante ma poi ci sono alcuni tratti di salita con le radici perciò io sconsiglio il passeggino, dovreste alzarlo spesso almeno in due persone con grande fatica.

Proprio per questi brevi tratti dove il sentiero è più difficoltoso consiglio le scarpe da trekking per tutta la famiglia, inoltre attenzione perché dopo un’abbondante pioggia alcuni punti potrebbero essere scivolosi.
In generale è comunque un sentiero facile e adatto alle famiglie con bambini, per i piccoli tenete conto della durata anche in base al loro allenamento.

Da dove si parte

Si parte dal centro di Luserna, più precisamente da Piazza Battisti prendendo dalla strada vicino alla Casa Museo Haus von Prükk e poi si seguono le indicazioni fino all’imbocco del sentiero sul lato destro della strada vicino ad un recinto con tante mucche.

Potete parcheggiare nel centro del paese di Luserna, ovunque trovate posto, visto che il centro è raccolto e in pochi minuti potete arrivare alla partenza del sentiero in Via Cima Nora.

Informazioni in breve sul Sentiero dell’Immaginario

Partenza: da Via Cima Nora a Luserna
Lunghezza: 5,5 km
Tempo di percorrenza 2,5/3 ore circa
Dislivello 260 m
Altitudine: fino a 1.530 m.s.l.m.
Passeggino: per me no
Parcheggio: in paese.
Luisa Roncarolo

E’ più facile dire quello che non sono, piuttosto che quello che sono diventata. Non sono single, non sono trendy e non sarò mai una fashion blogger. Non fotografo tutto quello che mangio e non ho il fisico per i viaggi estremi. Non amo le automobili, preferisco i treni e quando posso vado in bicicletta. La mia famiglia viaggia sempre con me e questo voglio raccontare.

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