A volte serve una scusa per andare in un museo della tua città.
Noi che abbiamo portato i figli nei musei di mezza Europa, non avevamo mai pensato di portarli a vedere il Museo del Mare di San Benedetto del Tronto!
Io in realtà in questi musei c’ero stata da sola qualche anno fa, ma grazie all’evento Grand Tour Musei organizzato dalla Regione Marche, ho deciso di portarci mio figlio più piccolo e mio nipote.
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L’evento, promosso dall’Assessorato alla cultura della Regione Marche con il Mibac e la Fondazione Marche Cultura, si è svolto il 18 e il 19 maggio in occasione di due eventi nazionali: la Giornata Internazionale dei Musei e la Notte dei Musei.
E così, abbiamo potuto scoprire il Museo della Civiltà Marinara accompagnati dal piacevole sottofondo di musica antica, prodotta dagli strumenti ad archi di ragazzi provenienti da diverse scuole musicali della provincia di Ascoli.
La scelta di far suonare ai ragazzi la musica rinascimentale e barocca non è stata casuale, ma in tema con la celebrazione dei 500 anni dalla morte di Leonardo Da Vinci.
Nella stessa sera i bambini delle scuole medie della città (Isc Sud, Centro e Nord) hanno presentato e spiegato alcune loro invenzioni legate alla Biomimetica.
Scommetto che voi non sapete nemmeno cosa sia… non vi preoccupate non lo sapevo nemmeno io.
Ma il Porf. Alessio Giuliani mi ha spiegato pazientemente che si tratta della “scienza che studia i processi biologici naturali per cercare soluzioni sostenibili ai problemi tecnologici e progettuali dell’uomo”.
In poche parole si “copia” dalla natura.
Che dire di più di questa bella serata, se non che speriamo ce ne siano di più di eventi per avvicinare le famiglie ai musei marchigiani?
Ma ora andiamo a scoprire insieme il Museo del Mare e le varie sezioni che lo compongono.
Un museo bello che racconta in poche sale la vita della gente di mare e lo fa in maniera moderna, con pannelli fotografici, imbarcazioni in legno di varie dimensioni, vele, corde, reti, documenti e mappe antiche, attrezzi da lavoro e oggetti che arrivano direttamente dalle case dei pescatori.
Non si parla solo di pesca, ma anche di tutte quelle attività collaterali, legate al mare, come la lavorazione della canapa, la produzione di corde e reti.
I canapini, i funai e le retare (le donne che riparavano le reti) rappresentano un pezzo di storia della tradizione marinara di San Benedetto e la loro attività, insieme a quella dei pescatori, è stata per molti anni la principale fonte economica della città.
La visita al museo è resa ancora più suggestiva da alcune peculiarità: i rumori del mare all’ingresso, la bella Paranza (opera di un artigiano di Venezia), la grande ruota in legno al centro della sala principale e i teli con le immagini dei funai e delle retare.
Molto di effetto anche la sala con la mappa sul pavimento e le grandi vetrate che affacciano sul terrazzo.
Da lì. la vista sul molo è emozionante a qualsiasi ora, sia illuminata dai raggi del sole che dalle luci del faro di sera; inoltre, la balconata è arricchita da alcuni pannelli che spiegano l’organizzazione funzionale del porto.
L’altro museo interessante per i bambini è quello Ittico che, con tanti pesci, molluschi, fossili e coralli, rappresenta un utile ausilio per avvicinare i più piccoli al mare ai suoi abitanti.
Purtroppo, in questo periodo è chiuso per ristrutturazione, ma siamo davvero curiosi di vedere come sarà il nuovo allestimento. Probabilmente riaprirà nel 2020 e noi non mancheremo di raccontarlo!
Questo museo a cielo aperto, pur facendo parte del museo del mare, si trova a poca distanza dagli altri.
L’ambientazione è quella della passeggiata al molo sud e le opere sono state realizzate direttamente sui massi: dipinti e sculture.
Piacerà molto anche ai bambini questo percorso che punta dritto verso la bella opera a forma di cerchio dedicata al Gabbiano Jonathan; ma non fermatevi lì, proseguite fino in fondo, ci saranno anche una barca e altri personaggi da incontrare prima di arrivare alla punta del molo.
Una particolarità: quasi all’inizio della passeggiata da notare la fontanella a forma di sirena realizzata dall’artista Sgattoni.
Gli altri musei che fanno parte del Polo Museale Museo del Mare sono Antiquarium Truentinum con reperti del Neolitico e dell’Età del Bronzo, il Museo delle Anfore e la Pinacoteca del Mare ma probabilmente sono meno interessanti per i bambini.
Il biglietto d’ingresso per il Polo Museale Museo del Mare costa 6 euro l’intero e 4 euro il ridotto (ragazzi dai 14 ai 18 anni non compiuti, over 65, studenti universitari, possessori Piceno Pass).
Gratuito per tutti i bambini da 0 a 14 anni non compiuti, iscritti alle associazioni di pescatori, guide turistiche, giornalisti, portastori di handicap e accompagnatore. .
Il biglietto per un singolo museo costa 2 euro l’intero e 1 euro il ridotto. Economico, no?
La visita guidata costa 2 euro a persona da aggiungere al costo del biglietto d’ingresso.
Maggiori informazioni anche sugli orari di apertura li trovate sul sito del Comune di San Benedetto nella sezione dedicata al Polo Museale.
Sul sito della Regione Marche trovate poi un articolo sulle cose da vedere a San Benedetto del Tronto: Un weekend a San Benedetto del Tronto.
Se invece siete curiosi di scoprire gli altri Musei delle Marche potete letteralmente perdervi sul sito ufficiale della regione, tra più di 400 istituti museali pubblici e privati.
Cosa vi interessa di più, l’archeologia, la scienza, la storia, la civiltà contadina o magari quello del cappello o delle carrozze?
Noi siamo stati anche al Museo dell’illustrazione comica di Grottammare (MIC) durante la Notte dei Musei, ma di questo vi parleremo in un altro articolo tutto dedicato alla “Perla dell’Adriatico”.
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