Continua il nostro viaggio virtuale sulle località di montagna dove si può andare in settimana bianca con bambini o anche solo per un weekend da trascorrere in famiglia. Se siete appassionati di sci ma ancora indecisi su quale località scegliere lasciatevi ispirare dalle blogger che ho intervistato e seguite i loro consigli.
Indice dei contenuti
La nostra prima esperienza sulla neve in famiglia è stata in Val di Fiemme e devo dire che abbiamo ancora gli occhi pieni di tanta meraviglia e non vediamo l’ora di tornare in quelle zona.
Per entrambi i nostri puffetti, Samuele di 3 anni e Martina di 6 mesi, è stata la prima fantastica esperienza tra monti innevati e paesaggi incantati.
Abbiamo soggiornato presso il Garnì Edy, un accogliente b&b a gestione famigliare che si trova a Daiano, caratteristico villaggio fiemmese situato sulla strada che da Cavalese porta a Passo Lavazè, in posizione davvero strategica per raggiungere ogni angolo della Val di Fiemme e le migliori piste da sci.
Noi ci siamo diretti verso l’Alpe Cermis che con il suo parco Cermislandia è il regno dei più piccini. Non avevamo grosse pretese per la prima volta sulla neve dei nostri piccolini vista la tenera età ma devo dire che ogni nostro desiderio è stato esaudito!
Ci siamo divertiti un mondo con lo slittino e Marty, la piccola nel marsupio del papà, ha gustato una sua prima neve dolcemente accoccolata, meglio di così?
Tante le attrazioni del parco divertimenti, dalla pista per gli slittini a quella riservata ai gommoni-tubing. Per i più grandicelli c’è l’ampio spazio dedicato al Campo Scuola dove muovere i primi passi sulla neve.
Ma la Val di Fiemme non è incantevole solo per la neve, vi consiglio di andarci anche per godere di mille altre attrazioni. Ne vuoi scoprire qualcuna?
Il cibo delizioso e i piatti tipici, tra malghe e ristoranti del bosco c’è solo l’imbarazzo delle scelta e inoltre non dimenticate di fare visita alle realtà locali: il pasticciere più bravo del mondo, la birra di Fiemme o il Caseificio per vedere passo dopo passo come viene prodotto il formaggio più buono della Valle.
Insomma quando tornate a casa non dimenticate di fare la scorta di prodotti tipici e porterete a casa un po’ della Val di Fiemme, della quale è impossibile non innamorarsi!
Se come noi avete dei bambini piccini ricordatevi di attrezzarvi a dovere prima della partenza.
La fascia o il marsupio sono indispensabili per i più piccoli così come un abbigliamento adeguato per i più grandini per proteggerli dal freddo.
Sull’Alpe Cermis trovate baite e rifugi dove mangiare, ma non dimenticatevi di mettere nello zaino qualche piccolo snack, frutta e un po’ di acqua che possono sempre essere utili in ogni momento!
Quest’anno sono stata alla PLOSE, nei pressi di Bressanone, con i miei figli di 9 e 13 anni.
Ho iscritto i miei figli ad un corso collettivo: per loro è perfetto perché imparare in gruppo è più divertente!
Quando erano più piccoli comunque preferivamo giocare nella neve con il bob e la slitta, senza necessariamente frequentare parchi per bambini. Adesso hanno anche scoperto il pattinaggio sul ghiaccio, e quest’anno che di neve ce n’era poca – e ci siamo portati il bob per niente – ci siamo dedicati un paio di pomeriggi a questa disciplina.
Questa località la consiglierei con tutto il cuore. Innanzitutto non è affollata come altre località.
Poi ha una vera città vicino, che può essere un vantaggio, sia con bambini piccoli che con ragazzi più grandi, per una passeggiata o per qualsiasi evenienza.
Inoltre tutte le strutture della zona offrono gratuitamente la Brixen Card che ha molte agevolazioni e gratuità per le famiglie (palaghiaccio, piscina, mezzi di trasporto, musei) e offre molte alternative oltre allo sci. La montagna poi intorno a Bressanone è incontaminata: non ci sono grossi centri turistici, ci sono solo piccoli paesini pacifici e masi sparsi immersi nel silenzio e nella neve (quando c’è…).
Senza dubbio, come dicevo più sopra, il punto di forza della Plose è che si tratta di una skiarea minore.
Quindi meno folla e poco traffico. Si trova a 6 km da Bressanone e offre circa 40 km di piste molto soleggiate con un bellissimo panorama sul gruppo delle Odle.
In merito alla scuola di sci, in Alto Adige sono tutte ottime e non abbiamo rilevato differenze tra le varie località.
Alla Plose il prezzo è più competitivo che altrove, al venerdì viene sempre organizzata una gara (anche durante le vacanze di Natale/Capodanno) e a tutti i bambini viene regalato un copricollo brandizzato con il logo della scuola.
Inoltre la skiarea, che pure è compresa nel Dolomiti Superski, offre anche uno skipass proprio.
Grazie alla Card Viviparchi abbiamo ottenuto uno sconto del 20% sulla tariffa della scuola sci e uno skipass junior giornaliero gratuito per ogni skipass giornaliero adulto acquistato. Lo sconto è decisamente interessante.
Il negozio dove si noleggia l’attrezzatura da sci offre anche un servizio di deposito sci/scarponi, un’alternativa molto comoda al riportarseli a casa tutti i giorni.
Infine da Bressanone si possono raggiungere facilmente molte altre località dell’Alto Adige e quindi se si è stufi di sciare o i bambini sono troppo piccoli per sciare tutto il giorno o magari il tempo è brutto la regione offre occasioni di divertimento interessanti.
A quanto ne so, esiste un kindergarten (RudiClub) per bambini fino ai 12 anni tutti i giorni fino alle 15, per farli divertire mentre i genitori sciano un po’. C’è anche un’area riservata ai principianti con tapis roulant, tunnel e qualche gioco e piste poco in pendenza, dove si può anche giocare con la neve e con il bob/slitta.
Esiste anche una pista da slittino adatta alle famiglie (RudiRun) lunga 9 km che però agli inizi di gennaio era chiusa a causa della poca neve.
Noi siamo alla sesta vacanza sulla neve e ammetto che ogni anno valutiamo attentamente i vari costi (non potendo scegliere il periodo di ferie). Noi prenotiamo l’alloggio con un certo anticipo (4-6 mesi) poiché solitamente alloggiamo in un maso.
Questo ci permette di abbassare notevolmente i costi dell’alloggio e avere la libertà di tempi e spazi data dall’appartamento. Ovviamente il maso non è -quasi- mai sulle piste, ma sempre a 15-20 minuti d’auto, a noi questo non crea difficoltà.
Per l’abbigliamento ci riforniamo da Decathlon oppure in tempo di saldi da Canadian. I miei figli in genere non soffrono il freddo e quest’anno hanno sciato senza calzamaglia sotto i pantaloni. Abbiamo però acquistato delle magliette tecniche sopra le quali indossavano pile e giacca a vento.
Per i pranzi ci organizziamo con pranzo al sacco da consumare sulle piste. Se c’è il sole, è un vantaggio in termini di tempo e di denaro!
Spesso infatti rifugi e baite sono abbastanza affollati all’ora di pranzo e non sono per niente economici.
A volte vale la pena scendere alla stazione a valle per pranzare e poi risalire alle piste.
Infine io consiglio sempre di valutare le skiarea minori e di non voler essere comodi a tutti i costi.
Si scoprono località molto carine, pacifiche, interessanti e a misura di famiglia: oltre alla Plose, consiglio anche Racines e la Valle Aurina.
Sono abituata ad andare in montagna in tutte le stagioni e non ci ho mai rinunciato, nemmeno con i bimbi piccoli, ma devo dire che con bimbi di età diverse la cosa si fa complicata.
Ci sono i grandicelli che hanno voglia di sciare o andare sugli slittini, i piccoli invece che si stancano prima e hanno bisogno di un luogo caldo per ricaricarsi per poi tornare a giocare al freddo.
Ho trovato la soluzione per mettere d’accordo tutte le esigenze al passo Oclini.
Devo dire che in Val di Fiemme e Fassa c’è solo l’imbarazzo della scelta, ma lì ho trovato la mia piccola dimensione ideale.
Ci sono solo 3 piste “impegnative”, per chi sa sciare, poi una baby per chi è all’inizio e la pista per gli slittini con il tapis roulant.
Proprio in mezzo alla pista baby c’è lo scivolo e due altalene e di fianco c’è l’albergo con il bar e la tavola calda.
Insomma è tutto lì.. ah, dimenticavo che ci sono anche delle bellissime piste da fondo e varie passeggiate da fare con le ciaspole, e si possono raggiungere le malghe vicine e il parcheggio è sotto l’albergo.
Qui tutti e tre i miei bimbi hanno iniziato a sciare, sono scesi con slittino e bob e si sono arrampicati sulle montagne di neve, rotolando giù o facendo a palle di neve… insomma si sono divertiti un sacco!
Ho iniziato ad andarci quando il mio primo bimbo aveva 3 anni e il secondo 1, il primo scendeva con il papà con lo slittino mentre il piccolo più che altro andava sull’altalena e iniziava a conoscere la neve.
Poi ho avuto anche la piccola in fascia, mentre giocavo con gli altri o il grande iniziava a sciare, ogni tanto mi rifugiavo al bar per una cioccolata calda o una bella fetta di torta e per allattare al calduccio, mentre gli altri continuavano a divertirsi fuori.
Un consiglio per chi non sa quando far sciare per la prima volta i bimbi, prima di tutto nessuna costrizione, sono loro che lo devono volere, poi consiglio sempre di farli seguire le prime volte dai maestri, di solito non ci vogliono molte lezioni perché possano già sfrecciare sulle piste, quindi la spesa è contenuta e vale la pena di farla, poi se l’intenzione e avere dei campioni si fa sempre in tempo a decidere di continuare.
Per i piccoli è meglio scegliere gli sci, quando diventano più grandicelli possono anche optare per lo snowboard.
La regola è sempre quella per tutto: mai costringere i bimbi a fare qualcosa che non vogliono, ognuno ha i propri tempi.
Per chi non ha l’attrezzatura può trovare il noleggio sci e scarponi sempre di fianco alle piste, dove si comprano anche i giornalieri e si prenotano le lezioni di sci o snowboard; slittini e bob sono direttamente sulla pista, dal tapis roulant.
Il Passo Oclini si raggiunge dalla val di Fiemme si deve passare per il passo Lavazzè, dove ci sono fantastiche piste da fondo.
Le strade possono avere punti ghiacciati o neve, ma come tutte le strade del trentino sono tenute bene e gli spazzaneve all’occorrenza passano frequentemente, sono comunque necessarie le gomme da neve o le catene a bordo, come per tutti i passi di montagna. Si può raggiungere anche da Bolzano.
Per non rovinarsi la giornata e soprattutto i giorni seguenti con malanni vari, l’abbigliamento dei bimbi è importante.
Mentre giocano sicuramente non hanno freddo e si scalderanno velocemente, è importante vestirli a cipolla e la parte esterna deve essere impermeabile, perché i bimbi sono sempre in terra e non perché cadono sciando ;-).
Io li vesto a pelle con maglie e pantaloni underwear di tipo traspirante (a volte anche la vecchia calzamaglia), sopra un maglioncino in pile o lana e la tuta impermeabile, se questa ha le bretelle aggiungo la giaccavento.
Importantissimi sono i guanti, cerco di averne sempre di ricambio perché alla fine sono fradici.
Termino con una cuffia o fascia per coprire le orecchie, mentre la sciarpa spesso è d’intralcio al gioco e scomoda, quindi opto per maglie a collo alto e un più discreto scaldacollo.
Per chi scia e va sugli slittini è obbligatorio il caschetto che si può noleggiare con il resto dell’attrezzatura; anche gli occhiali sono comodi se i bimbi hanno occhi sensibili o se le giornate sono ventose.
Ultime, ma non ultime, sono le calzature, i piedi sono quelli che soffrono di più il freddo e nel giocare se i pantaloni si muovono è un attimo che la neve entri, parliamoci chiaro però, se non mettete una muta da palombaro si bagneranno sempre, ma possiamo tamponare la situazione controllando lunghezza dei pantaloni e dei doposci o scarponcini.
Inoltre tengo sempre in macchina un cambio completo per ogni evenienza, non un cambio della tuta da sci, ma intimo e tuta normale da poter mettere se a fine giornata i bimbi sono completamente fradici e non possiamo arrivare a breve a casa per la doccia calda.
By Gina Barilla
Siamo stati per una settimana in Alta Valtellina, a Bormio. Ci andiamo abitualmente perché mio marito ama quelle montagne e negli anni è riuscito a trasformare la sua passione in una passione comune. I miei bimbi hanno 5 e 3 anni, più la piccola che ha 6 mesi. Vista l’età dei bambini, abbiamo optato per una vacanza presso una casa, piuttosto che in albergo.
In questo inverno un po’ anomalo in paese (1200 mt circa) non c’era nemmeno un pochino di neve, mentre in quota (2000 mt) si. Perciò, sia per giocare che per sciare siamo dovuti salire un po’, anche se alla partenza dell’ovovia avevano allestito un area gioco con la neve sparata.
In quota ci sono un paio di aree gioco attrezzate con anche una piccola pista per scendere con slittino, palette e simili. Ma il freddo è davvero pungente. Alla partenza dell’ovovia, in paese, c’è un’altra area attrezzata con pista per slittino e simili e gonfiabili. Si entra con lo ski pass o pagando un biglietto.
Con i bimbi ben coperti abbiamo frequentato molto anche i parco giochi presenti in paese uno vicino al fiume Frodolfo, l’altro di fronte alle scuole elementari. Anche se eravamo spesso gli unici temerari..
Bormio, ma in generale l’Alta Valtellina, è un luogo assolutamente adatto per famiglie in ogni stagione. Sia i ristoranti che le strutture ricettive si sono specializzati nell’accoglienza di famiglie con bambini. E’ molto frequentato anche da stranieri, quindi è una bella occasione anche di scambio e socializzazione con chi non parla la nostra stessa lingua.
Le cose da fare sono sempre tantissime e non ci si annoia mai. Uno degli obiettivi dei prossimi anni è la gita con la sleddog, ovvero la gita con la slitta trainata dai cani. Stiamo solo aspettando che i bimbi crescano un po’.
Bormio sorge su un altopiano, perciò il paese è abbastanza pianeggiante e le strade sono tutte percorribili con il passeggino senza problemi. Il centro storico è chiuso al traffico quindi è anche piacevole passeggiarci per curiosare due vetrine e prendere una cioccolata al bar. In alta stagione è molto frequentato perciò è possibile fare un po’ di coda per prendere lo ski pass e trovare le piste un po’ affollate. Ma fuori stagione è davvero un posto incantevole.
Le piste non sono facilissime, ce ne sono davvero poche azzurre. Ma nei dintorni ci sono parecchi comprensori sciistici per cui c’è molta varietà. La partenza per l’ovovia è alle porte del paese, raggiungibile a piedi (non con gli scarponi da sci indosso però!), altrimenti tutte le strutture alberghiere organizzano il pulmino per piste.
Oppure si può prendere la corriera. In ultimo, se si decide di andare in auto, c’è un capiente parcheggio sotterraneo (noi, anche nel giorno di maggior afflusso, abbiamo sempre trovato posto).
Ogni scuola di sci organizza diversi tipi di percorsi per bambini, che durano tutto il giorno o solo la classica lezione da un’ora.
Per periodi lunghi le scuole fanno in genere pacchetti ad hoc. Spesso le scuole hanno anche un’area gioco nelle vicinanze, per ingannare al meglio l’attesa della propria lezione.
Il noleggio dell’attrezzatura varia sia dalla durata del noleggio che da dove li si noleggia: il noleggio in paese costa meno che sulle piste. In generale Bormio non è una località a buon mercato. Un punto di forza è che non lo nascondono: sono cari ma i prezzi li espongono sempre e in modo chiaro.
Bormio è una località piuttosto soleggiata perciò le temperature in caso di bel tempo, durante il giorno, sono gradevoli.
Su a 2000 mt, quando si è in ombra, il freddo si fa sentire ben bene. Per i più temerari la funivia arriva anche a 3000 mt.. vento e gelo sono assicurati, ma il paesaggio lascia senza fiato (non a caso il ristoro si chiama Heaven).
Il paese è grandino, rispetto alla media, con un centro pedonale davvero ricco di negozi di ogni genere. Negli ultimi anni sono arrivati anche parecchi store monomarca perciò anche lo shopping è diventato un po’ alla portata di tutti. Ci sono diversi ristoranti che fanno bene da mangiare ma altrettanti che cucinano in modo mediocre, noi abbiamo imparato a diffidare del “menù turistico”. Se si vuole mangiare sulle piste ci sono tantissime offerte, il self service ha un ottimo rapporto qualità prezzo.
Per quanto riguarda l’abbigliamento è fondamentale che sia tecnico e quindi li tenga al caldo il più possibile: noi mettiamo sotto sia la maglia che i pantaloni tecnici come prima pelle, poi sopra un pile e la tuta da neve.
Per i bambini ho sempre preso i due pezzi per due motivi: il primo è che la riescono a sfruttare più a lungo, il secondo è che la giacca la possono tranquillamente usare tutti i giorni.
I pantaloni li ho sempre presi con le bretelle, così che gli stiano su meglio anche se magari grandini come taglia e perché se anche si rotolano nella neve, non si bagnano. Come calze invece ho sempre usato quelle da tutti i giorni e ho preferito invece proteggergli il piede dal freddo con gli scarponcini da neve apposta, che sono impermeabili e hanno una bella suola con un carro armato che li fa scivolare meno.
In montagna è importante non sottovalutare il freddo: meglio investire qualche euro in più in guanti e cappello che rovinare la giornata a nostro figlio, lasciandolo infreddolito e bagnato. Se non siete soliti frequentare la montagna, piuttosto fatevi prestare l’abbigliamento da amici per i più piccoli (così da risparmiare qualcosa) ma non lesinate sulla qualità.
Sono da preferire le ore centrali della giornata per fare lezione, perché più calde e soleggiate (quando scende il sole, in quota, la temperatura scende molto velocemente): questo lo sanno anche le scuole e infatti hanno una tariffa oraria maggiorata per quelle ore. Inoltre, essendo il posto molto turistico, è preferibile prenotare le lezioni con anticipo, così da non rischiare di non trovare posto negli orari preferiti.
Se come noi, abitate al mare e per raggiungere la montagna dovete affrontare un lungo viaggio, inoltre le code chilometriche in autostrada vi stressano all’inverosimile… potete valutare di lasciare l’auto a casa. Ecco le alternative che vi consigliamo di prendere in considerazione:
Molte agenzie di viaggio e tour operator organizzano vacanze sulla neve, anche se abitate in un piccolo centro, cercate online le partenze dalla città più grandi vicine alla vostra. In alcuni casi potete richiedere una fermata vicino al casello dell’autostrada (l’importante è che il pullman parta da una località più a sud di casa vostra perchè non tornano mai indietro). Ad esempio noi che siamo di San Benedetto del Tronto per andare ai mercatini di Natale dell’Alto Adige abbiamo richiesto la fermata ad un tour operator che partiva da Pescara.
Se volete fare una vacanza virtuosa ed ecologica, allora potete optare per una destinazione dove i mezzi pubblici funzionano bene.
L’idea è quella di raggiungerla in treno e poi utilizzare gli autobus per andare a sciare e spostarvi in loco. In questo caso vi consiglio le località dell’Alto Adige dove il sistema di mobilità pubblica è molto efficiente.
Forse il noleggio in loco è una di quelle possibilità che non viene presa in considerazione molto spesso da noi italiani, abituati come siamo a girare solo con la nostra auto. Invece per chi è davvero lontano dalla montagna può essere la soluzione. Il treno e l’aereo sono costosi se prenotati all’ultimo momento, ma se ci si organizza con un po’ di anticipo si riescono a trovare buone offerte tipo la SuperEconomy di Trenitalia e allora il costo del viaggio diventa accessibile anche per una famiglia.
Arrivati in aeroporto o nella città della stazione ferroviaria più vicina, potete noleggiare un’auto solo per i giorni di vacanza e restituirla il giorno prima della partenza. Per il noleggio vi conviene sempre confrontare i prezzi delle varie compagnie, potete farlo sul sito Discovercars.com nella sezione dedicata all’Italia.
Se siete alla ricerca di idee per la settimana bianca con bambini potete leggere altri due articoli dedicati alle località dove si può sciare con i bambini:
1) AlpediSiusi, SanCandido, PlanDeCorones, Forgaria e Folgarida
2) Vacanze sulla neve con bambini: Alpe Lusia e Gambarie D’Aspromonte
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