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Grotte di Frasassi: percorso, foto, abbigliamento, prezzi, biglietti, dintorni

Le Grotte di Frasassi rappresentano la meraviglia più suggestiva dell’Appennino marchigiano.

Questo spettacolo della natura si nasconde nelle viscere della terra, al centro di un territorio ancora intatto fatto di strapiombi, torrenti, boschi incontaminati e caverne naturali abitate dall’uomo preistorico già 15/20.000 anni fa.

Cosa sono le Grotte di Frasassi

Dopo alcuni anni siamo tornati a visitarle con i nostri figli: per una giornata ci siamo lasciati incantare da questo mondo sotterraneo che racchiude al suo interno uno spettacolo surreale.

Gocce che scavano e gocce che costruiscono, colonne e cascate che sembrano uscite dalle mani di un bambino.

Avete presente quando i bimbi formano i ghirigori con la sabbia bagnata? Esattamente così. Solo che qui è la natura che lavora silenziosamente da milioni di anni.

Le stalagmiti e le stalattiti sono dette  concrezioni: le formazioni calcaree che il carbonato di calcio forma depositandosi nella forma cristallina della calcite.

Nel complesso delle Grotte di Frasassi le concrezioni hanno realizzato delle vere e proprie architetture, pareti e grotte arredate da colonne di varie dimensioni che partono da terra (stalagmiti) e lunghi spicchi che pendono dal soffitto (stalattiti).

Come sono state scoperte

Nel settembre del 1971 un impavido gruppo di giovanissimi del Gruppo Speleologico Marchigiano C.A.I di Ancona, decise di esplorare due grandi aperture che sorgono quasi in vetta al Monte Frasassi.

Al loro interno scoprirono che da alcune fenditure della roccia usciva dell’aria.

Fu facile dedurre che all’altra parte della parete dovevano esserci degli ambienti inesplorati.
E così scavarono un corridoio che li portò sul ciglio di un burrone dove le fiammelle di acetilene, unica fonte di luce degli esploratori, si spensero a causa di un grande vento che risaliva la parete interna della cavità.

Avevano scoperto quella che prese il nome di Grotta Grande del Vento di Frasassi sul fondo di quello che chiamarono l’Abisso di Ancona.

Come si sono formate

La storia delle Grotte di Frasassi inizia 1.400.000 anni fa quando le acque del fiume Sentino che hanno scavato la Gola di Frasassi si trovavano circa 300 metri più in alto rispetto al livello attuale.

All’interno della montagna passava l’acqua solfurea e proprio questa è stata la principale responsabile della formazione della grotta.

L’acidità dell’acqua solfurea ha sciolto dall’interno il calcare massiccio, il tipo di roccia di cui è composta il Monte Frasassi, creando nel corso dei millenni un meraviglioso mondo ipogeo.

In pratica, il tempo è stato l’artefice di un paesaggio fiabesco ricco di stalattiti, stalagmiti e innumerevoli concrezioni calcaree delle forme più diverse.

Il percorso turistico delle Grotte di Frasassi

Gli enormi ambienti sotterranei formatisi per azione dell’acqua sulle rocce calcaree sono visitabili da tutti, anche dai bambini, senza particolari problemi in quanto è stato realizzato un comodo percorso all’interno con passerelle e scalinate in ferro.

La Grotta Grande del Vento nell’Abisso Ancona

La troviamo subito dopo l’ingresso: 180 metri di lunghezza per 130 di larghezza per 240 metri di altezza, ha un volume di circa 1.000.000 di m3 e al suo interno potrebbe tranquillamente contenere il Duomo di Milano!

Dal centro della Grotta Grande del Vento si vede, molto in alto il foro da cui gli speleologi si calarono per la prima volta il giorno della scoperta.

Stanza dopo stanza, la guida che accompagna ogni gruppo di visitatori indica le concrezioni più note alle quali, per convenzione è stato dato un nome evocativo:

  • il castello della fatina, ricco di guglie e pinnacoli;
  • il castello delle streghe, con le sue bizzarre concrezioni di colore rossastro;
  • la spada di Damocle, una stalattite lunga quasi 8 metri che penzola dalla volta della Sala 200;
  • la sala delle candeline, un gruppo di esili stalagmiti sul bordo di un laghetto e così via in un crescendo di stupore che si sedimenterà in un magnifico ricordo della visita alla Grotte di Frasassi.

L’Abisso Ancona prende il nome dalla città da cui provenivano i suoi scopritori ed è una delle più grandi in Europa e nel mondo: lunga 180 metri, larga 120 metri e alta 200 metri.

Qui si incontrano le più imponenti stalagmiti della grotta, i Giganti, poi la cascata del Niagara, il castello delle fatine e il laghetto cristallizzato.

Visitando oggi le Grotte di Frasassi, fa riflettere quanto spiegato dagli accompagnatori e cioè che ci sono voluti 10/12.000 anni per formare una stalagmite alta 2 metri, oppure, che le stalattiti si sono formate dall’infinito stillicidio.

Il lento gocciolare di acque ricche di anidride carbonica che filtrando dall’alto rilasciano al suolo un po’ di carbonato di calcio adatto a formare e far crescere, nei millenni, le alte concrezioni di calcare.

La crescita media annua di una concrezione è di 2 millimetri. Ciò significa che i Giganti, le concrezioni più grandi della grotta, che si possono ammirare sul fondo dell’Abisso di Ancona, nella prima parte della visita, sono alti fino a 20 metri e quindi hanno all’incirca 120.000 anni d’età.

La guida ci ha fatto notare come all’interno delle grotte si perda il senso delle dimensioni, tanto che colonne che sembrano piccole sono in realtà enormi. Questo perché non si riusciamo a valutare le dimensioni e la distanza dalle concrezioni.

La Sala 200

Questa sala prende il nome dalla sua lunghezza e contiene un complesso di concrezioni dalle forme strane e di colore rossastro, per questo chiamato il castello delle streghe, ci sono anche da vedere l’obelisco e la sala Barbara.

Il Grand Canyon

Qui si possono ammirare: una formazione di stalattiti parallele che sembra un organo e un laghetto con piccole stalagmiti ai lati che formano la sala delle candeline.

La Sala Orsa e la Sala Infinito

In questa zona della Grotte di Frasassi si trovano i pozzi con le condotte per la risalita delle acque sulfuree.

 

Come arrivare alle Grotte di Frasassi

In auto

Dislocate nell’entroterra anconetano, sono comodamente raggiungibili risalendo la valle dell’Esino, il fiume che sfocia a nord di Ancona.

Sia da nord che da sud, bisogna prendere la A14, uscire ad Ancona Nord e da lì prendere la superstrada ss76 Ancona-Roma.
In una mezz’ora si arriva a Genga (uscita Genga-Sassoferrato). Dall’uscita seguire le indicazioni per la biglietteria e il parcheggio.

Già da qualche anno, non si può arrivare in auto fino all’ingresso delle grotte, bisogna prendere la navetta che parte dalla strada vicino alla biglietteria oppure andare a piedi.

Parcheggi

In località La Cuna – Genga Stazione troviamo il Parcheggio La Cuna, il più vicino alla biglietteria da dove parte la navetta che conduce i visitatori all’ingresso delle grotte. Da questo parcheggio vi sconsiglio di andare a piedi perché dista circa 1,3 km dall’ingresso.

Una volta acquistato il biglietto dovete aspettare che chiamino il vostro orario di visita all’altoparlante per poter salire sulla navetta.

Se volete andare a piedi, vi conviene parcheggiare in frazione San Vittore alle Chiuse nel Parcheggio San Vittore che dista 600 metri dall’ingresso delle grotte.

Ma, attenzione, solo se siete già in possesso del biglietto d’ingresso perché qui non c’è la biglietteria! 

In treno

È possibile raggiungerle anche in treno.

Sono servite dalla stazione ferroviaria di Genga-S. Vittore Terme. La durata del viaggio da Ancona è di appena 47 minuti e sulla linea sono in servizio confortevoli treni regionali sui quali, tra l’altro, è possibile caricare gratuitamente le biciclette.

La biglietteria delle grotte, da cui parte la navetta, dista circa 1 km dalla stazione di Genga- S.Vittore Terme.

 

Informazioni utili

Come vestirsi per visitare le grotte

All’interno delle grotte la temperatura è pressoché costante tutto l’anno: intorno ai 14 gradi.

L’umidità è altissima quindi l’abbigliamento ideale è una felpa, un giubbino impermeabile tipo cento grammi, pantaloni lunghi e scarpe comode (non servono scarpe da trekking bastano quelle da tennis).

Come funziona la visita

Le visite sono tutte guidate e divise in gruppi ad orari diversi, bisogna trovarsi in biglietteria 30 minuti prima dell’ingresso prenotato. Ci si incontra con i vari gruppi durante il percorso ma non c’è mai affollamento.

Le grotte sono accessibili ai disabili?

Le persone con disabilità possono accedere fino alla seconda sala (la sala 200).

Quanto dura la visita

La visita dura circa un’ora e mezza, sul sito c’è scritto 75 minuti ma la nostra è durata più del doppio.

Il percorso è adatto ai bambini?

Il percorso è abbastanza facile, lungo circa 1 km e mezzo, si svolge su una passerella di cemento recintata sui lati ma in diversi punti ci sono scalinate in ferro.

La visita non si può fare con il passeggino e non è adatta ai bimbi molto piccoli che non riescono a salire le scale.  

A meno che non li portiate voi nel marsupio. In braccio lo sconsiglio, troppo faticoso perché la visita è lunga.

Inoltre, i bambini piccoli si potrebbero stancare o impaurire dell’oscurità, non è facilissimo tornare indietro da soli e lasciare il gruppo, quindi valutate bene prima di andare.

È possibile fare le foto dentro alle grotte?

Fino a pochi anni fa era vietato fare foto all’interno delle grotte, ora è permesso in tutte le sale eccetto la prima e sarà la guida ad avvisarvi quando sarà possibile farle. Inoltre è vietato l’utilizzo del flash ovunque.

Le affascinanti creazioni sono illuminate in maniera sapiente, ma la parte centrale del percorso è abbastanza scura e questo rende molto suggestiva la visita, ma anche più difficile fare le foto.

Un consiglio che posso darvi è di usare il cellulare se non avete una macchina fotografica con un’ottica molto luminosa. I cellulari scattano foto più luminose anche se di minore qualità. Quelle più luminose di questo articolo sono state scattate con il cellulare mentre quelle più scure con la macchina fotografica.

Dove mangiare alle Grotte di Frasassi

Ci sono diversi ristoranti nelle vicinanze e nel parcheggio delle Grotte vi verranno forniti ad ogni metro i dépliant dai gestori.

Se invece preferite un pranzo veloce potete optare, come abbiamo fatto noi, per la crescia.

Proprio di fronte alla biglietteria trovate gli stand con i tavolini fuori che offrono a prezzi contenuti la tipica crescia ripiena di salumi vari o la porchetta.

Cos’è la crescia sfogliata?

È una specialità marchigiana, molto simile alla piadina romagnola da cui si differenzia per la presenza nell’impasto di uova e pepe.

Quanto costa il biglietto delle Grotte di Frasassi

Il biglietto intero per gli adulti costa 18 euro mentre quello per i ragazzi dai 6 ai 14 anni costa 12 euro (+ diritto di prevendita se lo comprate online).
I bambini sotto i 6 anni entrano gratuitamente.

Per evitare la lunga fila alla biglietteria vi consiglio di acquistare i biglietti online, cliccate sul link di seguito che vi porterà sul sito di vendita:   TICKETONE

Digitate Grotte di Frasassi nella barra di ricerca di Ticketone cliccando sulla lente. Selezionate quindi il giorno e poi l’orario che preferite, c’è anche l’opzione per i biglietti ridotti per i bambini (clicca qui per ridotti e altre opzioni di acquisto). 

Questo museo non si trova dove sono le Grotte, ma la navetta fa una sosta al ritorno per chi volesse visitarlo oppure potete arrivarci in auto dopo la visita, dal parcheggio delle grotte di Frasassi dista circa 1,4 km.

Attualmente il museo è chiuso per ristrutturazione.

Cosa fare e cosa vedere nei dintorni delle grotte

Se avete a disposizione più di un giorno, potete esplorare i dintorni delle Grotte di Frasassi ricchi di sentieri, borghi, musei e perfino un parco avventura per la gioia di bambini e ragazzi… di seguito trovate un po’ di idee sulle cose da fare.

Itinerari naturalistici del Parco regionale della Gola Rossa e di Frasassi

L’area circostante è protetta dal Parco naturale regionale della Gola della Rossa e di Frasassi che si estende per oltre 9.000 ettari nei territori comunali di Genga, Arcevia, Serra San Quirico e Fabriano.

Affrontando uno qualsiasi degli itinerari naturalistici del parco, lo sguardo del visitatore è rapito dalla stratificazione rocciosa che nei millenni ha creato uno scenario unico caratterizzato da alte pareti a picco e spettacolari dirupi.

Genga, il Santuario Madonna di Frasassi e il Tempietto del Valadier

Genga è un delizioso borgo medievale; quasi a metà della strada che collega le Grotte di Frasassi al borgo, sulla destra si trovano le indicazioni per il Santuario Madonna di Frasassi.

Lasciata l’auto si cammina per circa 800 metri fino ad arrivare ad un’ampia cavità che oltre all’Eremo di Santa Maria Infra Saxa, contiene al suo interno anche un tempietto in stile neoclassico.

Una meraviglia che vale la salita e che noi abbiamo raccontato qui: Tempietto del Valadier insieme all’Abbazia di San Vittore alle Chiuse.

Abbazia di San Vittore alle Chiuse e Museo paleontologico e archeologico

Nelle vicinanze delle grotte, poco prima della salita al Tempietto di Valadier, un antico ponte romano nei pressi della confluenza del Sentino con l’Esino consente l’accesso a un antico monastero benedettino, l’Abbazia di San Vittore alle Chiuse, imponente edificio in stile romanico risalente al X secolo.

Nel cenobio dell’antica chiesa ha trovato una importante location il Museo speleo paleontologico e archeologico di Genga, noto per esporre tra le altre rarità anche il famoso ittiosauro di Genga un fossile di grande importanza scientifica, in pratica quello che resta di uno strano rettile marino di 150.000.000 di anni fa (attualmente chiuso per ristrutturazione).

Parco Frasassi Avventura

Concludiamo segnalando che sempre in località San Vittore delle Chiuse, nei pressi dell’ex Mulino che oggi ospita la Casa del Parco Naturale Gola della Rossa e di Frasassi, c’è un grande Parco Avventura con percorsi aerei, cavi sospesi sull’acqua, ponti tibetani e carrucole. Il suo nome è Frasassi Avventura e promette tanto divertimento per bambini e ragazzi.

Fabriano

C’è da sapere che le grotte di Frasassi distano una decina di chilometri da Fabriano, bella città dell’entroterra (famosa per il Museo della Carta), la visita della quale è di certo abbinabile alla visita delle grotte.

Ringraziamo la direzione delle Grotte di Frasassi per averci invitato a visitare questa meraviglia della nostra regione.

 

Luisa Roncarolo

E’ più facile dire quello che non sono, piuttosto che quello che sono diventata. Non sono single, non sono trendy e non sarò mai una fashion blogger. Non fotografo tutto quello che mangio e non ho il fisico per i viaggi estremi. Non amo le automobili, preferisco i treni e quando posso vado in bicicletta. La mia famiglia viaggia sempre con me e questo voglio raccontare.

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