Toscana

Giardino Garzoni e Butterfly House Collodi

Se andate a Collodi per il Parco di Pinocchio, non potete perdervi lo storico Giardino Garzoni e Butterfly House che si trova a pochi metri dal parco.
Anzi direi che è meraviglioso perdersi al suo interno come abbiamo fatto noi. L’ideale è vagare senza fretta e curiosare tra le statue, le siepi, i prati, i vialetti, i muri ricoperti di rampicanti, le grotte, le cascatelle d’acqua e le fitte canne di bambù.

Ultimato nel ‘700, ci sono voluti due secoli per trasformare il boschetto da caccia della residenza di campagna dei conti Garzoni, in uno dei giardini più belli d’Italia.
Noi abbiamo avuto la fortuna di visitarlo durante l’esplosione dei colori autunnali con il vantaggio di una giornata che sembrava primaverile.

Appena entrati, il colpo d’occhio è notevole, ci si trova proprio di fronte la Scala d’Acqua, la parte centrale del parco con le fontane e i giochi d’acqua. In alto sulla sinistra si erge imponente Villa Garzoni, attualmente in restauro, quindi non visitabile.


Ma procediamo per gradi, si può iniziare la visita dalla Butterfly House che si trova sula destra ed è la parte più interessante per i bambini. Nonostante le dimensioni limitate e il clima tropicale di quella che un tempo era la serra della proprietà, i miei figli non volevano più venir via.

Il motivo è semplice: i bambini di oggi sono sempre meno a contatto con la natura e trovarsi in una stanza piena di piante, fiori dai colori vivaci con farfalle e uccellini per loro è una novità.
La Butterfly House non è grandissima e le farfalle te le devi andare a cercare tra le piante, questo può far rimanere deluso qualcuno ma invece per i miei figli è stato di stimolo.

Se devo essere sincera, mi sono stupita nel vederli così intenti ad osservare una farfalla per diversi minuti visto che la loro attenzione ultimamente viene attirata più che altro da giochi sull’Ipad o computer.
Sono le uniche cose su cui li vedo veramente concentrati e questo mi dispiace per quanto io apprezzi la tecnologia.
La mia è una sfida continua durante i nostri viaggi a trovare stimoli diversi da questi. Come tutte le battaglie a volte si vince, a volte si perde.

Intanto per questa volta il risultato è Farfalle contro Minecraft uno a zero!

 

Le foglie sono spesso mangiucchiate dai bruchi, anch’essi ovviamente presenti nella Butterfly House prima di diventare farfalle. C’è perfino l’incubatrice delle farfalle anche se molte si riproducono spontaneamente tanto che guardando bene si riescono a vedere le uova sulle piante.

Vicino all’ingresso ci sono delle belle tartarughe che si possono osservare da vicino, sporgendosi al di sopra del basso recinto di legno e questa è una tappa che terrà occupati i bimbi più piccoli.
Procedendo lungo il vialetto, di quella che sembra la riproduzione di una foresta tropicale, si incontrano anche uccellini e pappagallini azzurri che scendono dai rami per venire a beccare il mangime nelle ciotole.

Ma cosa mangiano le farfalle alla Butterfly House?

Si nutrono di liquidi zuccherini della frutta. Infatti in più punti della serra si incontrano piattini di frutta sui quali le farfalle si posano e questo permette ai bambini più piccoli di osservarle da vicino. Anzi se i bimbi hanno la pazienza di restare perfettamente immobili lì vicino, le farfalle si posano sulle loro manine. Naturalmente bisogna spiegarli prima che devono stare attenti a non toccarle per non recar loro danno.

Le farfalle volavano libere, non è facile fotografarle perché essendo in movimento la maggior parte delle foto vengono mosse. Ma non importa potrete fotografarle con gli occhi e resteranno nei ricordi dei vostri bimbi.

 

Quando riuscirete a portarli fuori dalla Butterfly House potrete iniziare la passeggiata nello storico Giardino Garzoni sapendo che vi aspetta subito la grossa scalinata centrale ma la fatica la vale tutta.
Noi, circa a metà, ci siamo inoltrati sulla sinistra verso la Villa Garzoni e siamo stati premiati da paesaggi originali, sembrava di essere dentro il mondo magico di una fiaba.

Prima il boschetto di bambù, poi il labirinto, quindi i muri ricoperti di foglie con mille sfumature di rosso e infine i vialetti erbosi ci hanno davvero affascinato.

Siamo tornati sulla scalinata centrale dalla cui cima si gode di una bella vista d’insieme su tutto il parco.
Purtroppo non ho potuto fare una foto centrata perché avevo il sole contro ed era una giornata splendida di cielo terso senza nemmeno una nuvola.

Informazioni pratiche per visitare Giardino Garzoni e Butterfly House

Per quanto riguarda i prezzi del Giardino Garzoni e Butterfly House, il biglietto unico che comprende anche il Parco di Pinocchio è senz’altro conveniente e se lo comprate online risparmiate 2 euro a biglietto in alta stagione.
I prezzi variano tra alta e bassa stagione (da novembre a febbraio) e ci sono prezzi ridotti per bambini dai 3 ai 14 anni.
Da sapere che non si può usare il passeggino per visitare il Giardino Garzoni perché ci sono scale quasi ovunque, tranne nella parte antistante l’ingresso e nella Butterfly House.

Inoltre la visita completa a Parco di Pinocchio, Giardino Garzoni e Butterfly House è piuttosto lunga quindi io la sconsiglierei a chi ha bambini molto piccoli sotto ai 3/4 anni. In entrambi i parchi i bambini sotto i 3 anni non pagano. Sul sito del Parco di Pinocchio trovate tutti i prezzi e gli orari di apertura.

Dove mangiare per visitare Giardino Garzoni e Butterfly House

Ci sono alcuni bar a pochi metri dal Giardino Garzoni, uno proprio di fronte dove abbiamo mangiato noi che fa panini e focacce ripiene. Nei due ristoranti vicini all’ingresso non abbiamo trovato posto. Vi consiglio di prenotare per tempo.

In alternativa dentro al Parco di Pinocchio ci sono un bar, un ristorante e un’area picnic come vi abbiamo già raccontato nell’articolo Parco di Pinocchio: entriamo nella fiaba. 
Se poi volete unire la gita al Parco di Pinocchio, Giardino Garzoni e Butterfly House ad una visita a Firenze trovate le informazioni sugli altri parchi e il Giardino di Boboli nel nostro articolo.

 

 

Luisa Roncarolo

E’ più facile dire quello che non sono, piuttosto che quello che sono diventata. Non sono single, non sono trendy e non sarò mai una fashion blogger. Non fotografo tutto quello che mangio e non ho il fisico per i viaggi estremi. Non amo le automobili, preferisco i treni e quando posso vado in bicicletta. La mia famiglia viaggia sempre con me e questo voglio raccontare.

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