Escape Room: come funziona?

Se avete una certa età, come me, scommetto che non sapete come funziona l’ Escape Room, anzi forse non l’avete mai neppure sentita nominare.
Confesso che passando di fronte alla vetrina completamente nera e sempre chiusa di questo posto lo trovavo un po’ inquietante e mi chiedevo quali strane cose si facessero là dentro, immaginavo un gioco pauroso per i soliti ragazzi che hanno bisogno di picchi di adrenalina per divertirsi.
Escape Room di San Benedetto del Tronto

“No, grazie.”
Alla mia età io rifiuto tutto quello che è ansiogeno, non ho più la leggerezza dei vent’anni e visto che, le sfighe mi bastano già quelle della vita vera, non guardo film macabri, non leggo romanzi gotici, non faccio giocare i miei figli a videogiochi con squartamenti, omicidi e spargimenti di sangue a gogo.
Per fortuna che io ho un figlio dodicenne che mi spiega le novità e mi fa cambiare idea sulle cose. Solo gli stupidi non cambiano idea, no?

L’Escape Room è stata una di quelle esperienze su cui mi sono dovuta ricredere.

In famiglia sono stata scelta come accompagnatrice di 4 ragazzini che lo avevano chiesto come regalo di Natale (i miei figli e i miei nipoti), ma alla fine quella che si è divertita di più probabilmente sono stata io!
In realtà è piaciuta a tutti e abbiamo trascorso un’ora spensierata concentrati in questo gioco che, a differenza di altri, ti obbliga a far funzionare il cervello.

Come si prenota l’Escape Room

Ma cominciamo dall’inizio. Visto che la porta è sempre chiusa e lì non ci si vede mai nessuno, come si fa a prenotare?
Bisogna andare sul sito InTrappola e cliccare su prenotazioni. Poi selezionare la città più vicina e cliccare su prenota a (nome della città scelta), quindi cliccare sul giorno e l’orario sulla griglia bianca e nera che compare.

Riceverete una mail di conferma e le istruzioni per giocare. Si comincia subito con il piccolo enigma che serve a scoprire il codice d’accesso da digitare sulla tastiera del citofono dell’Escape Room. Risolvetelo a casa e poi portatelo con voi il giorno della prenotazione, vi servirà per entrare. Raccomandano la massima puntualità perché se la stanza è prenotata prima e dopo di voi, pochi minuti di ritardo potranno farvi perdere il diritto ad entrare.

Quanto costa l’Escape Room?

Noi abbiamo pagato 60,00 euro per 6 persone ora invece il prezzo è cambiato perchè si pagano 60 euro da 2 a 4 persone, poi 15 euro per ogni persona in più. Quindi se siete in 6 attualmente pagate 15 euro a testa (aggiornato ad ottobre 2018).
Si paga alla fine del gioco al responsabile che sarà presente durante tutta la durata del gioco in una stanza adiacente e vi aiuterà con qualche indizio sullo schermo dove corre il conto alla rovescia.

La porta dell'Escape Room di San Benedetto del Tronto

Come funziona l’Escape Room

Appena entrati vi troverete in una semplice stanza, neanche troppo piccola ma poco illuminata, che riproduce una prigione. Un po’ fastidiosa la luce rossa iniziale che non permette di vedere bene i numeri delle combinazioni ma poi la luce cambia spesso durante il gioco come la musica. All’interno un armadio, casse, scatole, oggetti di vario tipo, tutti chiusi da un lucchetto con la combinazione o la chiave. Per ogni lucchetto c’è un enigma da risolvere, la difficoltà è che non ci sono indizi scritti e devi riuscire a capire da solo qual è la logica che c’è dietro, quale pista seguire per trovare le cifre della combinazione del lucchetto o scovare dove è nascosta la chiave. Ci sono anche alcuni segni che ti portano fuori strada e rendono il tutto più difficile.

La cosa da chiarire subito è che il livello difficoltà è alto, per questo motivo non ci porterei bambini piccoli che potrebbero annoiarsi e non saprebbero dove sedersi (non ci sono sedie). Mio figlio più piccolo, che ha 8 anni si è comunque divertito, ma non è riuscito a partecipare attivamente al gioco perché gli enigmi erano troppo difficili per lui.
L’età consigliata secondo me è dalla quinta elementare fino a 99 anni, infatti se ci fossero le sedie si potrebbe andare anche con i nonni perché non ci sono prove di destrezza fisica, ma solo cerebrale. Certo è che a stare un’ora in piedi non so se ce la fanno…

Insomma si tratta di una rivisitazione in chiave moderna della classica caccia al tesoro. Non c’è premio finale ma lo scopo del gioco è guadagnare l’uscita dalla prigione.
Noi abbiamo risolto la metà degli enigmi, ma siamo riusciti ad accedere alla seconda stanza, possiamo dirci soddisfatti vista l’età dei partecipanti. La percentuale di successo è molto bassa, pensate che solo il 3% riesce a risolverli tutti nel tempo stabilito. Questo ovviamente è anche una spinta a tornare una seconda volta per risolverli più velocemente.

Alcune precisazioni sull’Escape Room

  1. Noi abbiamo fatto quella di San Benedetto del Tronto, non so come siano quelle delle altre città non avendole provate. So che ci sono anche altri circuiti e ho letto che alcune Escape Room sono a tema horror quindi verificate sempre che quella che avete scelto non lo sia, prima di portarci i ragazzini.
  2. Non vi preoccupate non c’è nessun pericolo perché non siete realmente chiusi dentro e potete uscire in qualsiasi momento in caso di necessità, proprio da dove siete entrati, anche se sappiate che l’uscita di uno solo dalla stanza provoca la fine anticipata del gioco. In realtà il tempo passa velocemente, incalzati come siete dalla musica e dagli indizi da scoprire, arriverete alla fine senza rendervene conto.
  3. Dentro alla Escape Room non si possono usare telefoni cellulari e non si possono fare fotografie. C’è il riscaldamento ma non è caldissimo quindi meglio tenere i giubbetti. Non c’è il bagno e non si può mangiare all’interno.
  4. E’ un’ottima idea anche per un regalo di compleanno, infatti sul sito si può comprare un voucher da regalare.Abbiamo voluto raccontare la nostra esperienza perché ci sembra uno svago adatto alle famiglie con bimbi più grandicelli come i nostri e perché secondo noi è sempre bello passare del tempo insieme ai propri figli trovando dei punti di incontro tra noi e loro. Cosa ne pensate?Se ci andate raccontateci la vostra esperienza nei commenti.

 

About Luisa Roncarolo

E’ più facile dire quello che non sono, piuttosto che quello che sono diventata. Non sono single, non sono trendy e non sarò mai una fashion blogger. Non fotografo tutto quello che mangio e non ho il fisico per i viaggi estremi. Non amo le automobili, preferisco i treni e quando posso vado in bicicletta. La mia famiglia viaggia sempre con me e questo voglio raccontare.

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