È risaputo che da qualche parte nei boschi intorno ad Urbania ci vivono i folletti. Una gita con i bambini nell’alta valle del Metauro non è tale senza una visita al Bosco dei Folletti di Urbania.
Questo posto unico, a soli 5 chilometri dal centro città richiama ogni anno più di 6.000 persone, in prevalenza famiglie con bambini che qui trovano natura, giochi, relax e divertimento: un posto studiato per i bambini ma soprattutto per i loro genitori.
Lasciato il centro di Urbania mi avvio senza fretta seguendo la segnaletica e dopo un po’, proprio come nelle favole, alla fine di una strada bianca (perfettamente percorribile in automobile) mi ritrovo ai margini di un bosco che circonda una radura attraversata da un ruscello. Parcheggiata ordinatamente l’auto, raggiungo gli altri visitatori attratti anche dalla volpe Roxy, un animale selvatico che da anni viene a fare colazione qui fidandosi degli umani e approfittando della loro generosità.
Mi guardo attorno e mi accorgo che il bosco dei folletti è un Centro di Educazione Ambientale della Regione Marche e che vi si svolgono anche tante attività didattiche con le scuole. Prima della partenza dell’escursione nel bosco, scopro che nei festivi è prevista per l’intera giornata l’animazione per adulti e bambini, inoltre tutte le domeniche pomeriggio fino a giugno sono in programma laboratori didattici artistici di vario genere. Per esempio oggi c’è quello di pittura con colori naturali ma ci saranno anche la giornata di danze tradizionali marchigiane, la giornata dedicata ai rettili, sonagli al vento ed tanto altro. Se il tempo è bello i laboratori si tengono all’aperto, sennò c’è la veranda o il refettorio dell’ostello aperto tutto l’anno, a differenza del parco che è accessibile da metà marzo fino a metà novembre.
Ecco, arriva la fatina Naturella e alla fine delle raccomandazioni di rito, in sua compagnia ci avviamo per il sentiero sulle tracce dei folletti.
Chiariamo subito che i folletti qui ci sono per davvero e non per finta. L’oasi faunistica del Monte Maniego è infatti la casa di un’intera famiglia di folletti, la famiglia Pitìcu che nella lingua dei folletti significa piccolo. Pare che i Pitìcu, originari della Transilvania, 238 anni fa si siano trasferiti qui, attratti dalla bellezza della zona… e come dargli torto?
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L’escursione nel sentiero del bosco dei folletti dura un po’ meno di un’ora ed è alla portata di tutti. È una bella passeggiata che si può affrontare anche con le scarpe da tennis nonostante alcuni tratti in salita. La discesa verso il corso del ruscello Santa Lucia e la scalinata finale, non la rendono adatta a passeggini e carrozzine, ma è molto divertente per tutti, anche per i bambini più grandi e per i loro genitori.
Passeggiando tra gli alberi alcuni cartelli ci spiegano tutto sui folletti che possono essere esili o grassottelli, hanno la pelle chiara che richiama i colori del sottobosco, gli occhi rossi, le orecchie a punta e il colore dei loro capelli cambia a seconda del loro umore. I folletti del bosco di San Martino mangiano nocciole, noci e funghi grigi ma anche patate, salsa di mele e frutta. Di carattere sono curiosi e giocherelloni e poi fanno tanto ridere avendo anche la capacità di infondere gioia, felicità ed armonia. Ecco, gli scettici e gli agnostici sono avvisati: basta fare una visita guidata in mezzo a questa natura per uscirne rinvigoriti nel corpo e nell’anima.
Finita la visita tutte le famiglie trovano posto nell’area attrezzata per i pic-nic (i barbecue sono su prenotazione) che domina l’area giochi, così mentre i genitori si concedono in po’ di riposo, riescono a tenere sott’occhio i loro figli.
Questo luogo infonde pace, armonia e divertimento, senza dimenticare che c’è anche la possibilità di visitare in libertà la fattoria degli animali e l’orto dell’erbe aromatiche, la casa delle Fate e la scala geologica.
Per arrivare alla passeggiata è necessaria l’automobile. Da Urbania si prende la strada provinciale 4 (Viale Michelangelo) e poi al bivio Via della Casina fino a Via Santa Maria in Campolungo dove si trova il Bosco dei Folletti, a circa 13 minuti di auto da Urbania. Ci sono molte indicazioni, impossibile perdersi.
Volendo si può anche dormire perché il Centro di Educazione Ambientale è dotato, come accennavo, di un efficiente ostello: l’ostello San Martino che ha un totale di 32 posti letto con servizi, due cucine a disposizione oltre alla veranda e alle altre stanze in comune.
La camera da 4 a 6 persone 10 euro a testa, quella da 3 costa 13 euro a testa e quella da 2 costa 15 euro a persona.
Ovviamente non si tratta di alloggi lussuosi ma di una sistemazione semplice ma che per “una precisa scelta educativa, ispirata ai valori della collaborazione e del rispetto reciproco” non prevede la presenza in servizio di personale. Quindi gli ospiti devono occuparsi della pulizia degli ambienti utilizzati per le attività, dei servizi igienici e delle camere, del servizio cucina e mensa.
Tutte le domeniche e i giorni festivi la visita guidata con le fatine inizia alle 10.30. Nel pomeriggio vengono organizzati organizzati giochi per bambini e adulti: percorso natura, spettacoli di burattini, teleferiche, ponti canadesi, passeggiate con i cavalli, arrampicata sportiva, antica giostra, percorso scoiattolo, circuito bike senza pedali per bambini dai 2 ai 4 anni, tiro con l’arco, giochi di una volta presso la Casa degli Abeti. Nei giorni più caldi ci sono i giochi d’acqua.
Orari e costi
Visita nei giorni festivi = 10:30 – 19.30 (in primavera 10,00 – 19,00)
Visita nei giorni feriali = 14.30 – 19.30 (in primavera 15,00 – 19,00)
Biglietto = bambini € 5,00 – fratelli € 2,00 – adulti € 6,00
Aperto dal 1 aprile fino all’11 novembre. Visita guidata con le fatine del bosco alle ore 10.30 (9.30 nel mese di giugno).
Controllate sul sito ufficiale eventuali cambiamenti agli orari di apertura, gli eventi li trovate nella sezione notizie.
Anch’io che non sono un credulone, lascio questo posto incantato di controvoglia, sperando di tornarci quanto prima possibile.
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