Copenaghen

Acquario di Copenaghen: un tuffo nel pianeta blu

Il Den Blaa Planet, o Pianeta Blu, è il più grande acquario del Nord Europa ed è senza dubbio una tappa obbligata per chi va a Copenaghen con bambini. Anche se non fosse solo per l’esterno, che colpisce per la sua struttura completamente circondata dall’acqua, tanto che pare atterrata sul nostro pianeta direttamente dallo spazio. L’acquario di Copenaghen si estende su una superficie complessiva di diecimila ettari e ospita 20.000 pesci, mica pizze e fichi!

Ho letto nel dépliant che la sua architettura si ispira ad un vortice con cinque bracci che contengono gli spazi espositivi, ma a me, come l’ho vista, è sembrata piuttosto una grossa balena sull’acqua.
Appena entrati nella prima sala ci siamo immersi subito nel mondo marino grazie a delle piccole vasche dove i bimbi, anche quelli più piccoli, possono immergere le manine per toccare delicatamente piccoli pesci e altri abitanti del mare.

Da lì in poi è stato un vero viaggio nei mari di tutto il mondo: dai pesci multicolori della barriera corallina a quelli dei laghi africani, dalle tartarughe ai coccodrilli, dai piranha agli squali, dalle razze alle murene e così via.

Ma per me la parte più bella di tutte è senza dubbio l’Ocean Tank, l’enorme vasca centrale allestita come un palcoscenico con le sedute ad anfiteatro per potersi gustare lo spettacolo di centinaia di pesci di ogni tipo che nuotano in una grande danza sotto gli occhi dei bambini incantati. Non ci crederete, ma lì davanti tutti i bambini, anche quelli italiani, se ne stanno buoni a guardare quei movimenti fluidi nell’acqua blu.
A parte che i bimbi danesi sono buonissimi sempre e non parlano, non strillano, non fanno capricci… insomma so’ finti, mi spiegate come fanno? Che gli danno da mangiare?
Ma torniamo al bellissimo spettacolo dell’Ocean Tank che contiene ben 4 milioni di litri d’acqua.
Dunque, fate in modo di trovarvi lì alle 12.30 esatte perché è il momento in cui danno da mangiare ai pesci e un operatore spiega anche in inglese cosa accade (cercate la vasca 36) . Siccome non capita tutti i giorni di mettersi a tavola con uno squalo non perdetevelo.
La profonda galleria blu vi farà camminare con la testa all’insù e a bocca aperta, soprattutto se vorrete, come molti, catturare un’immagine delle velocissime razze o degli squali.

Ma la bellezza di questo posto non finisce qui. C’è un’ampia galleria da attraversare con enormi vasche che si sviluppano in lunghezza e arredano quest’area come se fossero tanti dipinti a parete.
Complice la penombra che avvolge le vasche multicolor  e del silenzio che avvolge l’area, i bambini restano quasi abbagliati da questo spettacolo.
Molto bella anche la Foresta Pluviale con farfalle e uccelli che volano liberi.  E qui ci siamo rimasti un bel po’ di tempo perché mio figlio più piccolo aveva visto che, se restavi perfettamente immobile per un po’, le farfalle ti si posavano sulle mani o sulla testa. Naturalmente non è voluto venire via finché non ci è riuscito mentre io sbraitavo perché là dentro ovviamente si moriva di caldo. Ma mi sono dovuta ricredere perché alla fine la farfalla è arrivata ed è stata una vera gioia vedere con quanta tenacia riusciva a stare fermo.
Dovrò mettere delle farfalle libere anche a casa per farlo stare un po’ fermo!
Un’altra particolarità da segnalare è che ci sono dei giochi sparsi qua e là durante il percorso, ce n’è uno molto carino sul cibo che fa bene e altri sui pesci in genere. I bimbi si divertono e la visita, anche se lunga diventa meno noiosa.

Dove giocare e dove mangiare all’acquario di Copenaghen

Noi abbiamo mangiato all’interno nel moderno ristorante che si trova in fondo ma all’interno dell’acquario, ha un’enorme sala interna più molti posti all’esterno ma quel giorno il tempo era grigio e c’era vento per cui non si poteva mangiare fuori, altrimenti ve lo consiglio perché il panorama a è magnifico.
I piatti sono a base di pesce ma ci sono anche panini a base di carne, noi abbiamo provato due specialità davvero particolari ma gustose. Da dire però che i sapori sono diversi da quelli italiani, come un po’ tutta la Danimarca, quindi se i vostri bimbi sono piccoli e non aperti alle novità potete portare loro qualche spuntino da casa (magari comprato al supermercato dove trovate veramente di tutto). Da sapere poi che vicino all’acquario non c’è niente per mangiare di altro ed è abbastanza lontano dal centro di Copenaghen quindi organizzatevi bene per il pasto.
All’esterno del ristorante girando sulla destra, ma comunque in un’area interna all’acquario, si trova un bel parco giochi con scivoli, reti, un laghetto per pescare con il retino e tanti giochi d’acqua. Non ho potuto fare delle gran foto per evitare di riprendere i bambini che non posso pubblicare, ma voi fidatevi, è molto bella e particolare come area giochi, i vostri bimbi si divertiranno senz’altro.

Come arrivare all’acquario di Copenaghen

Potete scegliere tra l’autobus 5C e la metropolitana, noi abbiamo scelto il primo perché la fermata della metro è a 600 metri dall’acquario e visto il tempo abbiamo preferito fare un tratto più breve a piedi (meno di 200 metri). L’unica cosa che non abbiamo capito è perché a metà percorso ci hanno fatto cambiare autobus visto che il numero era lo stesso ma sembrava come un capolinea, non vi so dire.
Al ritorno invece abbiamo preso lo Shuttle bus gratuito che è disponibile dal aprile a settembre a pochi metri dall’ingresso.

Il prezzo del biglietto dell’Acquario di Copenaghen

L’acquario è aperto dalle 10 alle 18, tranne il lunedì che è aperto fino alle 21 quindi se potete scegliere preferite il lunedì ricordando che in estate ci sono molte ore di luce quindi fino a tardi è giorno.
I prezzi dei biglietti sono i seguenti:
Adulti = 170 DKK
Bambini dai 3 agli 11 anni = 95 DKK
Bambini sotto i 3 anni gratuiti.
Con la Copenaghen Card gratuito.
Tutte le altre informazioni relative alla vostra visita le trovate sul sito ufficiale Den Blaa Planet. 

Ringraziamo l’Acquario Den Blaa Planet per averci ospitato e permesso così di raccontare questo posto unico di Copenaghen.

Luisa Roncarolo

E’ più facile dire quello che non sono, piuttosto che quello che sono diventata. Non sono single, non sono trendy e non sarò mai una fashion blogger. Non fotografo tutto quello che mangio e non ho il fisico per i viaggi estremi. Non amo le automobili, preferisco i treni e quando posso vado in bicicletta. La mia famiglia viaggia sempre con me e questo voglio raccontare.

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Luisa Roncarolo

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