All’interno del moderno complesso della Città delle Arti e delle Scienze, opera geniale dell’architetto Calatrava, si trova l’Oceanografico, ovvero l’acquario più grande d’Europa.
Con i suoi 110.000 mq., questo primato se lo merita tutto.
Non è un semplice acquario, ma un vero e proprio mondo marino ricostruito sulla terra per affascinare grandi e piccini, lasciandoli letteralmente a bocca aperta di fronte alle immense vasche in cui nuotano ogni genere di pesci.
Pensate che ci sono 45.000 esemplari di 500 specie diverse, tra cui squali, beluga, trichechi, meduse, stelle marine, pesci tropicali, tartarughe, gigantesche mante, pinguini e tanti altri animali marini che difficilmente vi ricapiterà di vedere da così vicino.
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Cosa c’è da vedere all’Oceanografico
L’area che comprende l’acquario è enorme ed è suddivisa in vari… chiamiamoli padiglioni.
Alcune costruzioni sono collegate tra loro da corridoi e tunnel sotterranei, mentre altre da vialetti immersi nel verde.
Potete rendervi conto meglio di com’è suddivisa, osservando la foto che ho fatto alla mappa che si trova all’interno dell’area dell’Oceanografico.
Inizialmente pensavo che l’Oceanografico fosse soltanto la cupola blu con con il buffo tetto grigio.
Invece no. Tutto quello che vedete sulla mappa fa parte dell’acquario, quell’edificio blu è solo il punto di accesso.
Capite ora perché dico che è grande???
- Nell’edificio di accesso ci sono alcuni cilindri con le meduse una vasca con gli squali martello.
Oltre al guardaroba, alcuni negozi di souvenir e l’ufficio informazioni. Per usufruire degli armadietti dovete andare al bancone delle informazioni e lasciare una cauzione + il costo di 2 euro; - Nell’edificio 1 ci sono le vasche con i pesci che popolano il Mediterraneo.
- Mentre nella voliera a forma di sfera gli uccelli delle zone umide (02).
- Il numero 3 ospita la tartarughe mediterranee.
- il 4 le foche nell’ambiente temperato (sia sopra che sotto);
- il 5 è il centro di riabilitazione delle tartarughe marine;
- il 6 ospita i pesci tropicali;
- il 7 è l’isola dei leoni marini (all’aperto);
- l’8 le tartarughe giganti;
- al 9 trovate il cinema 4D (non compreso nel prezzo del biglietto);
- il 10 ospita i fenicotteri rosa;
- l’11 rappresenta l’Antartico con i pinguini;
- il 12 è l’Artico, un enorme padiglione a sfera disposto su due piani che vi lascerà senza parole;
- al 13 abitano i coccodrilli;
- il 14 è popolato dagli squali (sono tantissimi!!!);
- il 15 è il delfinario.
Impossibile raccontarlo tutto e descrivere ogni zona, anche perché faccio fatica a ricordarle tutte nei dettagli, ma posso comunque farvi entrare virtualmente dentro all’acquario attraverso le foto che abbiamo scattato durante la nostra visita.
Cosa ci è piaciuto di più dell’Oceanografico di Valencia?
Senza dubbio l’Artico.
Entrare dentro questa enorme cupola dalla luce blu e l’atmosfera un po’ surreale, come se foste capitati su un altro pianeta, è stata una grande emozione. Così come vedere così da vicino i Beluga nuotare al piano inferiore.
Ma bello anche l’Antartico con i pinguini e l’area dedicata ai Tiburon (gli squali). Si fa un po’ di fila per entrare ma ne vale la pena!
E poi il tunnel più lungo d’Europa (70 metri) che sembra davvero non finire mai e ti fa girare la testa a guardare gli squali e le gigantesche mante volteggiare come in una danza sopra di te.
Dove comprare i biglietti per l’Oceanografico?
Se volete evitare la fila alla biglietteria vi consiglio di acquistare il biglietto con ingresso prioritario su Musement, il prezzo del biglietto è uguale rispetto al sito ufficiale.
Se poi volete visitare anche il Museo delle Scienze potete acquistare quello combinato.
Noi avevamo questo tipo di biglietto e ci siamo recati allo sportello in fondo al museo della scienza dove, con il voucher di Musement, ci hanno dato i biglietti d’ingresso validi per Oceanografico e Museo delle Scienze.
Dovrete fare comunque la seconda fila, quella per entrare, ma non spaventatevi vedendola, questa scorre molto più velocemente di quella per acquistare i biglietti!
Sotto i 4 anni è gratis. Con la Valencia Tourist Card si ha diritto ad uno sconto del 15% per adulti e bambini.
Dove mangiare all’Oceanografico
Questa è l’unica nota un po’ dolente della nostra visita. Mangiare all’Oceanografico non è semplice.
Ci sono diversi ristoranti ma sono molto affollati, quando siamo andati noi il Submarino era prenotato fino alle 16!
Abbiamo optato per il Self-Service vicino al Delfinario, ma abbiamo fatto tanta fila per avere il cibo e per trovare un tavolo libero. Forse perché era Pasqua, magari negli altri periodi non è così problematico, in ogni caso sappiate che oltre ai ristoranti non ci sono punti ristoro con panini o roba simile (a parte la gelateria).
Il mio consiglio? Portatevi qualche spuntino da casa, così se c’è la fila, non avrete problemi a sfamare i pargoli nel frattempo.
Come raggiungere l’Oceanografico dal centro di Valencia
Dalla Piazza del Comune (Placa de l’Ajuntament) noi abbiamo preso l’autobus 35 che ci ha lasciato davanti all’ingresso della Città delle Arti e delle Scienze e abbiamo iniziato la visita dal Museo della Scienza. Da lì in 5 minuti a piedi potete arrivare all’acquario che si trova poco più avanti, a circa 400 metri. In alternativa anche il numero 15 parte dalla stessa piazza e arriva più vicino all’Oceanografic.
Se preferite usare la Metro, la fermata più vicina è Alameda sulle linee Metrovalencia 3, 5, 7 e 9.
L’Oceanografico si trova in Carrer d’Eduardo Primo Yúfera, 1 .
Il parcheggio a giornata costa meno con il biglietto d’ingresso dell’Oceanografico. Dovrete mostrare il biglietto nei negozi dell’Oceanografico o nel centro di controllo del parcheggio.
Quando è aperto l’Oceanografico di Valencia?
Dal lunedì al venerdì e la domenica dalle 10 alle 18, mentre il sabato è aperto dalle 10 alle 20. In alcuni giorni festivi poi gli orari cambiano, verificateli sempre prima sul sito ufficiale dell’Oceanografic.
Ringraziamo Musement per averci omaggiato dei biglietti d’ingresso per l’Oceanografico di Valencia e averci permesso così di raccontare ai nostri lettori questa magnifica esperienza.
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