Ascoli Piceno

5 gite da fare nei dintorni di Ascoli Piceno con la famiglia

Ascoli Piceno è arte, storia e cultura!

Nei dintorni della città che sembra edificata apposta per finire dentro i libri della storia dell’arte, ci sono tante destinazioni turistiche che diventano la meta perfetta per le gite con tutta la famiglia.

1) Colle San Marco

Con i suoi 700 metri d’altitudine è la montagna degli ascolani: un luogo vicinissimo al centro città immerso in una vegetazione rigogliosa.

Una comoda strada asfaltata risale il versante settentrionale della Montagna dei Fiori e dopo appena 9 Km ecco aprirsi un pianoro con prati circondati da boschi che d’estate diventano la perfetta location di picnic indimenticabili.

E chi non ama il pranzo al sacco, troverà accoglienza in un locale storico: il Ristorante il Cacciatore.

La salita fino al Colle San Marco è fattibile in bicicletta e può essere affrontata dai ragazzi più grandi (ammesso che siano allenati alle salite). Ma fate attenzione: non c’è alcuna pista ciclabile e si pedala sulla sede stradale.

Colle San Marco è un luogo amatissimo e polivalente, teatro di manifestazioni tra le quali ricordiamo Sibyllarium, la festa delle fate che si tiene ogni anno all’inizio di settembre.

Il colle prende il nome dall’Eremo di San Marco, il romitorio benedettino risalente alla metà del 1200.

Ebbene, grazie alla fitta rete di sentieri che circondano il colle, l’Eremo è raggiungibile con una passeggiata nel bosco di almeno 15 minuti lungo un breve tratto del sentiero 401.

Data la morfologia dell’intera zona, il fondo del camminamento è, in alcuni tratti, accidentato con spuntoni di travertino affioranti ad insidiare la via. È bene perciò affrontarlo con scarpe adatte.

NB: il sentiero arriva di fronte all’Eremo di San Marco ma, a chi volesse visitare i suoi interni, diciamo che ciò è possibile contattando in anticipo una guida turistica o naturalistica abilitata dalla Regione Marche.
Io sono stato accompagnato da Valentina Carradori che potete contattare a questo numero Tel. 3483950622.

Sappiate poi che il sentiero 401 collega Colle San Marco con Ascoli Piceno sbucando a Porta Cartara dopo un lungo cammino. Nella sua interezza, costituisce un trekking escursionistico adatto solo a camminatori già allenati ed è bene prestare molta attenzione anche se lo si affronta in discesa.

Per chi predilige i mezzi pubblici, il centro città di Ascoli è collegato a Colle San Marco, tutti i giorni feriali dai bus urbani della Linea 11 – Viale De Gasperi – San Marco.

2) Rifugio Paci

A monte del pianoro di Colle San Marco, continuando sulla S.P. 76 per circa 3 chilometri in direzione del Colle San Giacomo e i suoi impianti sciistici, ad un’altitudine di 903 metri troviamo il Rifugio Paci: un posto ricco di fascino a ridosso del parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga.

È bello ricordare che la sua costruzione risale al primo dopoguerra e che prende il nome dell’alpino Mario Paci che, all’età di 22 anni, perse la vita in Russia nel 1943.

Aperto tutto l’anno, in primavera e in estate rappresenta un ottimo punto di parenza e di arrivo per escursioni a piedi e in mountain-bike, mentre d’inverno si va con le ciaspole nei boschi adiacenti.

Riconosciuto ufficialmente dalla Regione Marche, è l’unico Centro di Educazione Ambientale nel territorio comunale di Ascoli Piceno ed organizza parecchie attività didattiche e laboratori.
Il programma delle attività per le famiglie lo trovate sul sito del Rifugio Paci.

Dotato di 15 posti letto con servizi in comune è il punto di riferimento per pranzi gustosi e merende indimenticabili, per non parlare del fatto che il punto di raccordo dei sentieri della zona, compresi quelli che discendono il versante occidentale della montagna verso un altro posto imperdibile: Castel Trosino.

3) Castel Trosino

A meno di 7 Km da Ascoli Piceno, adagiato in cima ad uno sperone di travertino precipitato in epoca preistorica dalla Montagna dei Fiori, sorge l’inespugnabile Castel Trosino, uno dei principali baluardi difensivi della città di Ascoli sin dai tempi dei Romani.

Completamente circondato da mura di cinta, domina il corso dei fiume Castellano che ai sui piedi, grazie ad una diga, crea un eccezionale ambiente umido, un centro di biodiversità nel quale ci si può addentrare grazie ad un sentiero naturalistico che costeggia la sponda sinistra del fiume.

La Necropoli longobarda

Tante le storie legate a questo luogo incantato dove, dopo la caduta di Roma, si insediarono i Longobardi e dove a metà del 1200 Re Manfredi di Svevia veniva per fare l’amore con la bella regina della quale il paese conserva ancora la casa.

Nei pressi dell’abitato sorge un’enorme Necropoli Longobarda venuta alla luce solo nel 1893.

Pensate 260 tombe molte delle quali piene zeppe di fastosi corredi funebri, un vero e proprio tesoro dei longobardi che è custodito in parte anche ad Ascoli Piceno, nel Museo dell’Alto Medioevo al Forte Malatesta.

Ebbene, nel centro della necropoli, circondato da conifere, un suggestivo allestimento ripropone la cerimonia funebre longobarda: un luogo dal grande impatto.

Passeggiata sulla Frangifuoco

Il Rifugio Paci, a quota 903 m.s.l.m. e Castel Trosino a 418 m.s.l.m. sono collegati da una carrareccia: la Frangifuoco, un sentiero che prende il nome dalla sua primigenia funzione di lotta contro gli incendi.

Ebbene, la Frangifuoco Castel Trosino – Rifugio Paci, percorribile in entrambi i sensi di marcia è lunga circa 7.5 Km.

Si può affrontare a piedi ma è perfetto come percorso ciclabile di media difficoltà in mountain-bike.

4) Acquasanta e le sue antiche mulattiere

La via Salaria che collega Ascoli Piceno a Roma, dapprima segue il corso del Tronto arrivando velocemente ad Acquasanta Terme che dista appena 20 Km.

Da qualche anno un’interessante iniziativa a promozione del territorio ha visto rimettere in auge le antiche vie mulattiere che abbracciavano questo versante dei Monti della Laga.

Da Paggese all’Abbazia di Valledacqua

Un lavoro encomiabile che ha reso fruibile cammini oramai dimenticati tra i quali quello che lascia Paggese e arriva all’Abbazia di San Benedetto in Valledacqua passando per Castel di Luco.

Parliamo di un itinerario di grande bellezza paesaggistica lungo meno di 3 Km: un breve tratto di cammino che ha il sapore di un pellegrinaggio.

Per chi volesse poi rientrare a Paggese, diciamo che l’itinerario Paggese – Castel di Luco – Valledacqua – Paggese, Trekking 7, prosegue ad anello per una lunghezza totale di poco più di 5 Km. Praticabile senza difficoltà da marzo a novembre presenta un fondo compatto e un brevissimo tratto in salita.

L’Abbazia è affiancata dall’ Hotel Ristorante Monastero Valledacqua che funge da importante punto di ristoro.

5) Lu Vurghe, antica sorgente termale

Sempre nel territorio di Acquasanta Terme, più precisamente nella frazione Santa Maria, lungo il corso del Fiume Tronto c’è un posto fantastico: sorgenti naturali di acqua termale.

Anche qui un interessante progetto di riqualificazione ambientale permette a chiunque di godere di queste terme gratuite.

Lasciata l’auto a Paggese, si scende la strada asfaltata e all’altezza della sede dell’associazione speleologica acquasantana, inizia il sentiero che raggiunge il letto del fiume. Le pozze termali sono 2 e garantiscono momenti paradisiaci.

Concludendo è bene segnalare che queste ed altre meraviglie le ho potute apprezzare partecipando alla prima edizione del Grande Anello dei Borghi Ascolani, un bellissimo progetto che vi presento in calce.

Il Grande Anello dei borghi ascolani

Ideato e organizzato da Le Marche Experience, è un trekking di 6 tappe, con una lunghezza media di 15 km ciascuna ed ha una durata complessiva di 5 giorni.

La gran parte dell’itinerario che si svolge su antichi sentieri e mulattiere di collegamento dei piccoli borghi, gira tutt’intorno alla città di Ascoli Piceno permettendo di lasciare Piazza del Popolo zaino in spalla affrontando anche solo una parte delle tappe.

L’ascolano, lo abbiamo visto, è pieno zeppo di cose belle da vedere e la novità sta nel fatto di aver trovato e/o a volte tracciato i sentieri di raccordo tra tanta bellezza.

Era ora che qualcuno ci pensasse!

Non è un percorso adatto ai bambini, ma se qualche mamma o papà fosse interessato a partecipare alle prossime edizioni tutte le informazioni le trovate sulla pagina Facebook de Le Marche Experience

Per approfondire la vostra conoscenza di Ascoli Piceno e i paesi dei dintorni potete leggere anche il nostro articolo l’ABC del Piceno.

 

Paolo Merlini

Merlini è uno che entra nelle autostazioni come un pellegrino nella cattedrale di Compostela attendendo la benedizione. Come e meglio di Benigni, potrebbe mandare a memoria tutte le sigle delle aziende di trasporto pubblico, dall’Autostradale alla Zani Viaggi, con gli occhi chiusi e con le mani legate, compresi i relativi indirizzi web

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